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Ammodernamento tecnologico Asp e Ao: “100 milioni restano nei cassetti”

strumenti mammografo carlo guccione 100 milioni

COSENZA – Le risorse ci sono ma non vengono sfruttate. Cento milioni di euro per la più grande operazione di ammodernamento tecnologico nella storia del sistema sanitario calabrese restano nei cassetti per responsabilità prima della Regione, oggi dell’Ufficio del commissario. Carlo Guccione, consigliere regionale Pd, sottolinea come l’ammodernamento tecnologico di ASP e Aziende Ospedaliere abbia l’obiettivo di sostituire e potenziare le tecnologie attraverso l’acquisto di apparecchiature all’avanguardia per un importo di oltre 86 milioni euro e di altri 10 milioni, per la riqualificazione e l’ammodernamento tecnologico dei servizi di radioterapia oncologica di ultima generazione.

“Il programma – spiega Guccione – prevede l’acquisto e l’istallazione di 23 Tac (oltre l’aggiornamento di una esistente), 14 Risonanze magnetiche (oltre l’aggiornamento di una esistente), 19 mammografi, 12 angiografi, 2 Gamma Camera, 3 Gamma Camera Tac, 3 Pet/Tac, 2 acceleratori lineari. L’obiettivo è di rinnovare e potenziare il parco delle grandi apparecchiature biomediche delle Aziende Sanitarie e Ospedaliere al fine di ridurre le liste d’attesa e garantire percorsi diagnostici e terapeutici più efficaci”.

Il Piano stabilisce poi l’acquisto di tre acceleratori lineari e l’esecuzione dei lavori per la messa in esercizio delle apparecchiature da destinare all’Azienda ospedaliera di Cosenza, Catanzaro e al GOM di Reggio Calabria, alle sedi dei Centri di radioterapia oncologica al fine di garantire prestazioni sanitarie radioterapiche più appropriate a ridurre i tempi di attesa per l’erogazione delle corrispondenti prestazioni. Tutte le apparecchiature servirebbero a sostituire quelle già presenti e ritenute ormai obsolete.

“Questo programma – continua il consigliere regionale – consentirà di dotarsi di apparecchiature di ultima generazione in grado di rispondere alle più complesse esigenze cliniche in campo radioterapico e aiuterà a ridurre la migrazione sanitaria verso le altre regioni che per quanto riguarda soprattutto le cure oncologiche ha raggiunto una spesa di oltre 40 milioni di euro. L’Ufficio del commissario ad acta faccia dunque partire le gare per l’acquisto di queste importanti tecnologie sanitarie che alla Calabria consentirebbe di avere una delle dotazioni più moderne del nostro Paese”.

Ecco in quali strutture sono stati previsti i macchinari:

 

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