CATANZARO – Il Tribunale del riesame di Catanzaro ha annullato la misura di interdizione dai pubblici uffici, nei confronti dell’ex commissario regionale alla Sanità, Massimo Scura difeso dagli avvocati Francesco e Sergio Rotundo. Stessa decisione anche per il generale Saverio Cotticelli, successore di Scura e difeso dall’avvocato Domenico Ciruzzi. I due erano stati interdetti a seguito dell’inchiesta che ha fatto luce sulla voragine nei conti dell’Asp e i falsi bilanci relativi agli anni 2014-2016.
L’inchiesyta della fiamme gialle ha scoperchiato un vaso di Pandora fatto di bilanci (dal 2015 al 2017) falsificati e redatti per tentare di mascherare i conti non in ordine. L’azienda sanitaria di Cosenza devastata dai debiti nascosti e buchi di bilancio enormi ed il management avrebbe tentato di mascherare il tutto con artifizi contabili per tentare di fare quadrare i conti. Un flusso di denaro enorme gestito in maniera ‘domestica’ che ha portato all’inchiesta della Guardia di Finanza coordinata dalla Procura di Cosenza che aveva notificato la misura cautelare del divieto di dimora a sei soggetti che fanno parte di 19 indagati.
Sull’inchiesta Il procuratore Spagnuolo aveva parla di un “sistema di malaffare che, stratificatosi nel corso degli anni, aggravato dalla mancanza di controlli, aveva consentito di occultare un progressivo e inarrestabile depauperamento delle risorse dell’ente sanitario. Inoltre era emersa una logica di consenso elettorale e politico e la gestione di questo, viene fatta attraverso l’adozione di provvedimenti non corretti a favore di persone che non ne avevano diritto”.
