COSENZA – Acri e San Giovanni in Fiore nel cosentino e Cutro in provincia di crotonese, escono dalla zona rossa e tornano in arancione per effetto della fine dell’ordinanza del presidente f.f. Spirlì che il 26 aprile aveva prorogato la zona rossa fino al 3 maggio. I comuni, già interessati dalle misure della “zona rossa”, negli ultimi 7 giorni presentavano ancora una elevata incidenza di nuovi casi confermati rispetto alla popolazione residente e per questo erano state confermate le misure. Ad Acri gli attualmente positivi cono una quarantina, mentre nel comune della Sila sono 139.
La situazione è comunque migliorata in tutti e due comuni del cosentino anche se il sindaco di Acri Pino Capalbo ha evidenziato come il passaggio alla zona arancione non significa affatto liberi tutti. “Atteggiamenti corretti e responsabili – ha evidenziato – sono necessari per non arrecare danni alla salute di noi tutti, oltre che evitarci ulteriori nuovi sacrifici con limitazioni che ben conosciamo. Che il Covid sia faccenda seria e che può mettere a rischio vite umane dobbiamo tenerlo sempre ben a mente. Evitiamo leggerezze, preoccupiamoci di rispettare le prescrizioni. Ancora una volta, invito tutti a non riunirsi nelle case in modo scomposto: massima cautela. Proteggere se stessi, la propria famiglia e gli altri, significa poter contare su un futuro prossimo meno triste.
