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Cosenza in ‘zona gialla’, ristoratori si preparano ma tanti i malumori

Ristoranti zona gialla 3

COSENZA – La città si è svegliata in ‘zona gialla’ e sono tanti i ristoratori che si preparano a riaprire già a pranzo, ma il tutto avviene tra le polemiche. Se da una parte, infatti, tirano un sospiro di sollievo quei ristoratori e pizzaioli che hanno spazi all’aperto per ospitare i clienti, dall’altro baristi ed esercenti che non hanno tavoli all’esterno parlano di grande discriminazione.

“È paradossale – racconta Franco, titolare di un bar in centro città – che non ho possibilità di mettere un tavolo all’esterno e non posso ricevere i clienti al bancone, ma al banco dei salumi nei supermercati le persone possono andare e non c’è alcun controllo”. Dello stesso parere un ristoratore che purtroppo ha solo tavoli all’interno e per lavorare deve aspettare il primo giugno. “Queste regole sono assurde e creano diseguaglianza all’interno della categoria. Vorrei aggiungere che chi come me ha un locale frequentato principalmente per cena è penalizzato due volte, con il coprifuoco alle 22 devo far cenare alle 18? Cosa che sappiamo essere impossibile e in Calabria ancor di più se consideriamo le alte temperature che raggiungeremo a breve”.

I locali della cosiddetta movida cosentina, invece, hanno optato per la maggiore di aprire dalle 17 in poi, sperando nella voglia dei ragazzi di voler stare all’aperto e anticipare l’orario dell’aperitivo. “Cercheremo – ha spiegato Roberto – di far rispettare al massimo le regole e chiuderemo alle 22. È solo l’inizio e speriamo di tornare presto a lavorare come nei tempi precedenti alla pandemia”.

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