Risorse erogate attraverso la Regione Calabria, destinate a incentivare le imprese per l’incremento occupazionale e la formazione in azienda di dipendenti neo-assunti, tratti da particolari categorie di lavoratori svantaggiati.
CROTONE – Doveva essere questo l’obiettivo per il quale una società di persone, operante nel settore delle costruzioni aveva ricevuto un ingente finanziamento. In realtà i ‘neo assunti’ erano soggetti già in forza ad un altra società gestita da quella finita nel mirino delle fiamme gialle, che aveva licenziato i dipendenti e li aveva poi riassunti solo per ottenere i finanziamenti. A scoprire la truffa il nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza di Crotone, che in esecuzione di un provvedimento di sequestro preventivo emesso dal gip presso il Tribunale di Crotone, Bianca Maria Todaro, ha sequestrato disponibilita’ bancarie e beni immobili per 714mila euro nei confronti degli amministratori pro tempore della societa’ di persone operante nel settore delle costruzioni. Difficili le indagini per la mancanza di scritture contabili e così la guardia di finanza ha monitorato l’iter relativo all‘impiego di risorse comunitarie, erogate attraverso la Regione Calabria, destinate a incentivare le imprese per l’incremento occupazionale e la formazione in azienda di dipendenti neo-assunti, tratti da particolari categorie di lavoratori svantaggiati (disoccupati da piu’ anni).
La specifica norma agevolativa prevedeva, oltre alla regolare assunzione dei neo dipendenti, anche il rispetto di ulteriori requisiti, quali l’impegno a mantenere impiegati i neo assunti per almeno un triennio e la previsione di un programma di formazione dedicato. Tra i destinatari di finanziamenti della specie, e’ stata sottoposta a controllo una societa’ operante nel settore delle costruzioni, beneficiaria di un contributo di 630.000 euro per le spese relative ai costi salariali e 84.000 euro per quelle inerenti i corsi di formazione. Gli accertamenti eseguiti, resi oltremodo difficoltosi dall’indisponibilita’ delle scritture contabili (asseritamente oggetto di un furto peraltro mai oggetto di denuncia), hanno evidenziato la sussistenza di numerose irregolarita’. In particolare, ad eccezione di un solo lavoratore, i dipendenti hanno disconosciuto le firme apposte sui registri delle presenze, dichiarando di non aver partecipato ad alcun corso di formazione. La stessa assunzione dei ‘neo dipendenti’ e’ apparsa irregolare, poiche’ si trattava di dipendenti, gia’ in forza ad altra azienda riconducibile agli stessi soggetti. Gli stessi erano stati licenziati poco prima di essere assunti dal nuovo soggetto societario, al solo fine di ottenere il finanziamento.
Inoltre, molti lavoratori non avevano i titoli per poter essere considerati appartenenti alle categorie svantaggiate. Infine, per la societa’ ha artificiosamente utilizzato un contratto di subappalto per dimostrare l’operativita’ sulla scorta della quale ha fondato le giustificazione delle assunzioni finanziate. A conclusione dell’indagine sono stati segnalati all’autorita’ giudiziaria 8 persone ritenute responsabili del reato di truffa aggravata, di falso e dei reati tributari di emissione ed utilizzo di fatture false, nonche’ occultamento delle scritture contabili. Oltre agli amministratori della societa’ succedutisi nel tempo, sono stati denunciati anche alcuni professionisti che hanno prodotto le fatture false attestanti lo svolgimento delle attivita’ formative in realta’ mai avvenute.
