COSENZA – Anche quest’anno nessun comune del basso Tirreno cosentino è riuscito ad ottenere la “bandiera blu”. A dirlo sono i segretari della Cgil Cosenza Umberto Calabrone con i colleghi Massimiliano Ianni responsabile di Amantea e Pino Russo di Paola.
“Nel basso Tirreno cosentino – scrivono i sindacalisti – ancora fatichiamo a fare la differenza. La raccolta differenziata, il decoro urbano, il mancato funzionamento dei depuratori hanno inciso, ancora e negativamente, su un possibile riconoscimento. Purtroppo, la scarsa consapevolezza di alcuni operatori turistici e diversi amministratori non ci consente di operare la sperata inversione di tendenza. Siamo stanchi – prosegue la nota – di vedere chiazze marroni di sporcizia in mare. Anno dopo anno. Qualcuno si dovrebbe vergognare nel sentire i giusti lamenti dei turisti, della situazione che pregiudica un vero sviluppo sostenibile del territorio. La mobilitazione di diverse associazioni, la presa di coscienza di qualche sindaco, e soprattutto il coraggio di tanti cittadini comuni ci induce a pensare che forse possiamo tutti in insieme cambiare le cose. È chiaro che non possiamo e dobbiamo aspettare in eterno. Dobbiamo darci una svegliata, essere da pungolo alle istituzioni preposte, denunciare quando le cose non funzionano. Come Cgil sosteniamo con convinzione quanto di buono sta facendo l’associazione ‘Mare pulito, salviamo il Tirreno cosentino’. La presenza sul territorio di associazioni come queste ci fanno ben sperare, ma dobbiamo anche aiutarli in questa complessa battaglia. Pensiamo, solo per un momento a cosa potrebbe generare in termini economici ed occupazionali avere qualche bandiera blu nel basso Tirreno cosentino. Stiamo sognando, oppure possiamo per davvero fare questo miracolo?”.
