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Istat, in lieve ripresa il Pil nel primo trimestre. Ma persi 870 mila posti di lavoro un anno

Lavoro 16

COSENZA – L’Istat rivede le stime di crescita italiane  con una leggera ripresa iniziata già nel primo trimestre con un incremento del Pil dello 0,1%. In questo quadro resta però incerto l’andamento del mercato del lavoro con un recupero di posti assai modesto e una perdita complessiva rispetto al periodo pre-Covid che raggiunge le 800 mila unità. Nel primo trimestre 2021 il prodotto interno lordo è aumentato dello 0,1% rispetto al trimestre precedente ed è diminuito dello 0,8% nei confronti del primo trimestre 2020. Stime che presentano una revisione al rialzo rispetto a quelle diffuse il 30 aprile scorso, quando la variazione congiunturale del Pil era stata del -0,4% e quella tendenziale del -1,4%.

A questo punto la variazione acquisita per il 2021 è pari a +2,6%. Non bene invece i consumi scesi dell’1%, mentre gli investimenti sono cresciuti del 3,7%. Analoghe difficoltà sul fronte occupazione. Ad aprile prosegue la crescita già registrata nei due mesi precedenti, portando a un incremento di oltre 120 mila occupati rispetto a gennaio 2021. Tuttavia rispetto a febbraio 2020, mese precedente a quello di inizio della pandemia, gli occupati sono oltre 800 mila in meno e il tasso di occupazione è più basso di quasi 2 punti percentuali. In crescita anche il numero di persone in cerca di lavoro (+3,4% rispetto a marzo, pari a +88mila unità) con il tasso di disoccupazione che sale al 10,7% (+0,3 punti) mentre tra i giovani scende al 33,7% (-0,2 punti).

La crescita dell’occupazione (+0,1%, pari a +20mila unità) coinvolge le donne, i dipendenti a termine e i minori di 35 anni mentre diminuiscono, invece, gli uomini, i dipendenti permanenti, gli autonomi e gli ultra 35enni. Il tasso di occupazione sale al 56,9% (+0,1 punti). L’aumento del numero di persone in cerca di lavoro (+3,4% rispetto a marzo, pari a +88mila unità) riguarda entrambe le componenti di genere e tutte le classi d’età. Il tasso di disoccupazione sale al 10,7% (+0,3 punti), tra i giovani scende al 33,7% (-0,2 punti). Ad aprile, rispetto al mese precedente, diminuisce anche il numero di inattivi di 15-64 anni (-1,0%, pari a -138mila unità) a seguito del calo diffuso sia per sesso sia per età. Il tasso di inattività scende al 36,2% (-0,3 punti).

Confrontando il trimestre febbraio-aprile 2021 con quello precedente (novembre 2020-gennaio 2021), il livello dell’occupazione è inferiore dello 0,4%, con una diminuzione di 83mila unità. Nel trimestre aumentano le persone in cerca di occupazione (+4,8%, pari a +120mila) a fronte di un calo degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,6%, pari a -79mila unità).  Le ripetute flessioni congiunturali dell’occupazione, registrate dall’inizio dell’emergenza sanitaria fino a gennaio 2021, hanno determinato un calo tendenziale dell’occupazione (-0,8% pari a -177mila unità). La diminuzione coinvolge gli uomini, i dipendenti permanenti, gli autonomi e prevalentemente i 35-49enni. Il tasso di occupazione scende, in un anno, di 0,1 punti percentuali. Rispetto ad aprile 2020, le persone in cerca di lavoro risultano in forte crescita (+48,3%, pari a +870mila unità), a causa dell’eccezionale crollo della disoccupazione che aveva caratterizzato l’inizio dell’emergenza sanitaria; d’altra parte, diminuiscono gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-6,3%, pari a -932mila), che ad aprile 2020 avevano registrato, invece, un forte aumento.

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