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Rinascita Scott, l’allarme di Gratteri: “il perito al bar con gli imputati”

Gratteri conferenza stampa 02

LAMEZIA TERME – I periti incaricati dal Tribunale collegiale di Vibo Valentia – dinanzi al quale si sta celebrando il maxiprocesso alla ‘ndrangheta nato dall’operazione Rinascita Scott – delle trascrizioni delle intercettazioni agli atti dell’inchiesta, oltre che lavorare per i giudici avrebbero accettato consulenze di parte dagli avvocati delle difese degli imputati in relazione alle stesse intercettazioni. Una situazione grave e paradossale, denunciata ieri in aula dal procuratore capo di Catanzaro Nicola Gratteri che insieme ai pm Andrea Mancuso, Annamaria Frustaci ed Antonio De Bernardo, rappresenta la pubblica accusa. Alcuni periti incaricati delle trascrizioni delle intercettazioni dai giudici del Tribunale sarebbero stati inoltre visti dal pm Frustaci in compagnia di alcuni imputati a piede libero.

Periti che chiedono una proroga di 24 mesi per portare a compimento, per conto del Tribunale di Vibo Valentia, le trascrizioni delle intercettazioni per il processo Rinascita ma che non disdegnano di farsi affidare incarichi da avvocati che difendono imputati nello stesso processo. Gratteri chiede che venga fatta chiarezza e vengano nominati anche nuovi periti.

Nardone al tavolino del bar con Artusa

“Il primo giugno il pm Annamaria Frustaci – ha sostenuto il procuratore – ha notato che il perito Nardone era seduto al tavolino del bar con il detenuto agli arresti domiciliari Mario Artusa in violazione delle prescrizioni afferenti al regime detentivo dell’Artusa. All’arrivo della dottoressa Frustaci il perito si sollevava di scatto e scappava, si allontanava velocemente mentre Artusa si dirigeva all’interno del bar. Fermato dal pm il perito non forniva alcuna giustificazione per questa conversazione con il detenuto. Un perito del tribunale era seduto al bar col detenuto, cioè con quello al quale doveva fare la trascrizione. Da alcuni accertamenti fatti dai rilievi di videosorveglianza è emerso – ha detto ancora Gratteri – questo episodio”. Il collegio giudicante ha affermato che aveva già in mente di aumentare il numero dei periti e il prossimo 5 luglio i periti saranno chiamati a chiarire le vicende che li riguardano.

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