GUARDIA PIEMONTESE (CS) – “Siamo spiacenti di comunicare alla nostra clientela che per la stagione 2021 l’hotel Moderno, Santa Lucia e Villini belvedere, resteranno chiusi“. E’ quanto riportato nel sito ufficiale delle Terme Luigiane tra Guardia Piemontese e Acquappesa. Uno tra i più grandi stabilimenti termali della Calabria, che impiega circa 300 operatori non vedrà l’apertura. “Non è possibile stabilire un’eventuale data di riapertura dello stabilimento termale Thermae novae, del Grand hotel delle Terme e del Parco termale Acquaviva – è scritto sul sito – a causa del mancato raggiungimento dell’accordo per l’utilizzo dell’acqua termale tra la S.A.TE.CA. e i Comuni di Guardia Piemontese e Acquappesa”. Si chiude così, nel peggiore dei modi, una diatriba lunghissima tra la Sateca e i comuni di Guardia Piemontese e Acuappesa, che non è riuscita a trovare soluzione nonostante le proteste e il grido disperato dei lavoratori che sono arrivati fino alla Cittadella Regionale per chiedere un intervento ed evitare il licenziamento di tutto il personale, a causa delle difficoltà nella trasformazione della concessione per l’uso delle acque termali in capo ai Comuni di Acquappesa e Guardia Piemontese.
Poco più di una decina di giorni fa, nonostante il presidente f.f. della Calabria Spirlì aveva parlato di “incolmabili distanze tra le parti interessate al contenzioso relativo alla concessione e all’uso delle acque”, sembrava essersi aperto un piccolo spiraglio sulla prosecuzione delle attività delle Terme Luigiane per la stagione 2021, dopo che i sindaci di Acquappesa e Guardia Piemontese, Francesco Tripicchio e Vincenzo Rocchetti, avevano sentito telefonicamente il presidente della Giunta regionale, Nino Spirlì, e l’assessore al ramo, Fausto Orsomarso, ai quali avevano ribadito la ferma intenzione delle amministrazioni comunali di far proseguire le attività termali per la stagione 2021 e precisato, inoltre, che la richiesta del corrispettivo è stata diminuita da 120mila euro, chiesti con la nota del mese di aprile 2021, a 93mila euro. Tale diminuzione è stata concessa in accoglimento delle richieste da parte del presidente Spirlì e dell’assessore Orsomarso, al fine di venire incontro alle esigenze dell’azienda e per garantire i livelli occupazionali e le prestazioni sanitarie.
Saccomanno (Lega): “L’incapacità al dialogo ha portato al disastro”
“È veramente incomprensibile come dopo oltre 80 anni debbano chiudere le Terme Luigiane che sono un unicum nello scenario nazionale e regionale. Contrapposizioni insuperabili o altro? Certo, qualunque ragione, pur se esistente, non giustifica la chiusura con perdita degli oltre 300 posti di lavoro, oltre, naturalmente, a tutto l’indotto che gira attorno”. Così il commissario della Lega in Calabria, Francesco Giacomo Saccomanno che aggiunge: “tutti gli interventi esterni non hanno sortito alcun effetto, pur essendoci, a parere dello scrivente, tutte le condizioni per trovare una intesa ed evitare il tracollo di una delle più antiche strutture calabresi. La Lega non vuole entrare nel merito di chi ha ragione o torto, ma richiama tutti al ragionamento ed alla responsabilità e si dichiara pronta – conclude – ad incontrare i soggetti interessati per cercare di trovare una soluzione appropriata alle aspirazioni delle parti ed alle esigenze delle comunità”.
