COSENZA – Non si spengono le polemiche sugli incendi divenuti inarrestabili, ormai da giorni, in Calabria. Da Amalia Bruni a Luigi De Magistris, la Regione è sotto attacco per la gestione degli interventi, dopo aver chiesto ieri lo stato di emergenza per la Calabria. E la Lega regionale risponde agli affondi degli avversari “è il momento del cordoglio”.
De Magistris “politici incapaci”
“La Regione Calabria è fuori controllo, senza guida, in balia dello Stato – commenta Luigi De Magistris, candidato alla presidenza della Regione Calabria. – Gli incendi di questi giorni dimostrano che il disastro ambientale è responsabilità di piromani criminali, ma anche di politici che governano in Regione totalmente incapaci, travolti da indagini giudiziarie e impegnati solo ad assumere portaborse. Ma ci sono anche responsabilità del governo e del parlamento che hanno impedito di votare a luglio, dopo mesi di un governo senza legittimazione popolare. La sospensione della democrazia e l’assenza di istituzioni credibili stanno causando danni enormi alla Calabria”, conclude il sindaco di Napoli.
Lega “è il momento del cordoglio”
Dopo le polemiche su vari fronti, arriva la replica commissario regionale della Lega, Giacomo Saccomanno ribadendo che con una “Calabria in fiamme è il momento del cordoglio, della responsabilità e della determinazione. Quello che sta accadendo in Calabria è veramente inverosimile. Non si può accettare che risorse millenarie vengano spazzate via da mano misteriosa, ma, certamente, criminale nella maggior parte dei casi. Un disastro prevedibile che, però, non si poteva ritenere poter creare l’attuale scenario catastrofico. Certamente ci sono delle evidenti responsabilità che non possono passare inosservate. Ma ora è il momento di stringersi tutti attorno alle famiglie delle vittime – prosegue Saccomanno – e cercare, nello stesso tempo, di frenare questa ondata di fiamme che stanno mettendo a repentaglio vite umane, abitazioni, boschi e fauna. Tutto quello che si può fare deve essere messo in campo immediatamente: esercito, protezione civile calabrese e no, forze dell’ordine, polizia provinciale, vigili del fuoco, volontari, associazioni, cittadini, in sostanza tutto quello che si può fare per scongiurare ulteriore devastazione deve avvenire subito e senza alcuna polemica. Bisogna salvare la Calabria, bisogna salvare i boschi, le aziende, la fauna, le nostre risorse migliori. Tutti assieme – conclude – per raggiungere un risultato concreto ed evitare che la distruzione possa colpire altre vite umane”.
