COSENZA – C’è un’ampia circolazione di variamenti altamente trasmissibili, come la variante delta, e dato anche il periodo estivo che comporta tante aggregazioni è bene mantenere dei comportamenti prudenti e correre a vaccinarsi”. Lo ha detto il direttore della prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza commentando i nuovi dati del monitoraggio settimanale dei casi di Covid che mantengono per un’altra settimana tutta l’Italia in zona bianca, visto che le area medica e di terapia intensiva sono sotto la soglia critica a livello nazionale, anche se continuano ad aumentare i ricoveri, specie in alcune regioni che restano ancora a rischio zona gialla, compresa la Calabria che si trova di pochi punti percentuali sotto la soglia di allerta dell’occupazione in area medica. Rezza ha confermato che “cresce di poco anche questa settimana l’incidenza di casi di Covid che si fissa a 73,e l’Rt tende a scendere, 1.27,’. L’attuale impatto della malattia COVID-19 sui servizi ospedalieri è limitato, tuttavia la trasmissibilità stimata sui soli casi ospedalizzati è sopra la soglia epidemica.
In Calabria incidenza al 74.1 in deciso aumento
Per quasi due mesi consecutivi l’incidenza era rimasta sotto i 5o casi, ma nell’ultima settimana il dato è passato dai 45,9 casi per 100mila abitanti ai 74.1 dell’ultimo monitoraggio. È stata rilevata un allerta relative alla resilienza dei servizi sanitari territoriali ma non ci sono molteplici allerte di resilienza che potrebbero far scattare un peggioramento della condizione di rischio. I casi totali negli ultimi 7 giorni sono stati 969 (in aumento rispetto ai 669 della scorsa settimana) con 25 focolai individuati e nessuna allerta relativa alla resilienza dei servizi sanitari territoriali. Scende al 91% il tracciamento dei nuovi casi con una regolare indagine epidemiologica e la ricerca dei contatti stretti/totale di nuovi casi di infezione confermati.
RT scende a 1.01, resta l’allerta sui ricoveri
L’indice RT in Calabria si mantiene sopra quota uno, ma rispetto alla scorsa settimana (era a 1.54) scende attestandosi a 1.01 (range 0.86 – 116), in compatibile sempre con uno scenario di tipo uno e con la regione che resta classificata a rischio moderato per la terza settimana consecutiva. Resta sotto la soglia critica il dato sui ricoveri in area medica che sale ancora in una settimana passando dal 9% all’12% dei posti letti occupati (con il 15% di occupazione si finisce in zona gialla se l’incidenza è sopra i 5o casi) con il secondo valore più alto in Italia dopo la Sicilia che è al 14,1%. Scende invece il dato sulle terapie intensive che hanno un’occupazione a livello regionale del 2,4% (in calo rispetto alla scorsa settimana quando erano al 3%). In base alle proiezioni basate sull’ Rt «ricovero», nel nuovo monitoraggio dell’ISS la Calabria rischierebbe di superare nei prossimi 30 giorni la soglie di occupazione dei posti letto in area medica con una proiezione di ricoveri che varia dal 5 al 50% mentre resta sotto il 5% per le terapie intensive.
Isolamento a 21 giorni per positivi lungo termine
“I casi COVID-19 da variante VOC non Beta sospetta o confermata o per cui non è disponibile il sequenziamento che continuano a risultare positivi al test molecolare o antigenico per la ricerca di SARS-CoV-2, in caso di assenza di sintomatologia da almeno 7 giorni (fatta eccezione per ageusia/disgeusia e anosmia), potranno interrompere l’isolamento al termine del 21° giorno”. E’ quanto prescrive la circolare del ministero della Salute sui nuovi termini di quarantena ed isolamento. “Per i casi COVID-19 con VOC Beta sospetta o confermata” per i positivi a lungo termine “è necessario – precisa ancora il ministero – un test molecolare negativo. Si raccomanda particolare cautela si legge ancora – nell’applicazione di tale criterio nei soggetti immunodepressi, in cui il periodo di contagiosità può risultare prolungato. Si raccomanda in ogni caso – prosegue la circolare del direttore Gianni Rezza – di prevedere l’esecuzione di un test diagnostico molecolare o antigenico per stabilire la fine dell’isolamento di tutte le persone che vivono o entrano in contatto regolarmente con soggetti fragili e/o a rischio di complicanze”. Per i casi COVID-19 confermati da variante VOC non Beta sospetta o confermata o per cui non è disponibile il sequenziamento – spiega ancora il ministero – per gli asintomatici 10 giorni di isolamento + Test molecolare o antigenico negativo. Mentre per i sintomatici 10 giorni di isolamento di cui almeno ultimi 3 giorni senza sintomi + Test molecolare o antigenico negativo. Infine per Casi COVID-19 con VOC Beta sospetta o confermata 10 giorni di isolamento + Test molecolare negativo per gli asintomatici, e 10 giorni di isolamento di cui almeno ultimi 3 giorni asintomatici + Test molecolare negativo per i sintomatici.
