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Call center ITA: nuovo incontro ‘insoddisfacente’, sindacati pronti alla protesta

Alitalia Ita Protesta a Palermo

RENDE – E’ stato ritenuto totalmente insoddisfacente dai sindacati nazionali Slc Cgil, Fister Cisl e Uilcom Uil, l’incontro a Roma al Ministero del Lavoro sulla vertenza che riguarda i call center e il loro passaggio ad ITA che riguarda centinaia di lavoratori di Palermo e Rende. Covisian, la società che si è aggiudicata la gara ha delineato, supportata da ITA, una proposta sui numeri delle persone coinvolte e i tempi di realizzazione e si è detta disponibile ad assumere 240 Fte (circa 380 addetti) entro aprile 2023. “Oltre ad una tempistica considerata eccessivamente lunga – scrivono le sigle sindacali – la proposta lascerebbe fuori 150 Fte dal percorso di assorbimento. Almaviva ha dichiarato che 35 Fte (60 lavoratori circa) non farebbero parte della gara ITA in quanto collegati direttamente a Millemiglia Alitalia e pertanto, potrebbero essere scomputati dal conteggio complessivo”.

Quanto emerso comunque, per i sindacati, non garantisce la totale continuità occupazionale ed è inaccettabile. Le ipotesi di condizioni contrattuali sono tutte da discutere. Per questo motivo le segreterie nazionali di Slc Cgil, Fister Cisl e Uilcom Uil hanno dichiarato ‘irricevibile’ la proposta formulata, richiamando alla responsabilità tutte le parti in causa: Ministeri coinvolti, la committenza ITA e l’azienda aggiudicataria Covisian. “La vertenza, come dimostrato anche dai fatti accaduti a Palermo, sta assumendo contorni drammatici e non è più rinviabile l’avvio di un percorso concreto e reale che dia certezza occupazionale e salariale a tutte le 613 persone coinvolte. Tenuto conto della situazione prospettata – concludono i sindacati – saranno avviate a breve iniziative di mobilitazione a tutela dell’intero settore dei call center in outsourcing messo in crisi da committenze pubbliche che minano ad eludere le Leggi dello Stato e le norme contrattuali conquistate in anni di lotta e sacrificio dai lavoratori”.

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