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“O de Magistris o la ‘ndrangheta”: è scontro tra Salvatore Borsellino e Amalia Bruni

Bruni Borsellino

CATANZARO – Si sposta sul fronte della legalità il dibattito politico della campagna elettorale per le regionali in Calabria. Un tema sempre presente sullo sfondo di ogni ragionamento per il futuro della regione ma che torna in primo piano per la netta presa di posizione della candidata del centrosinistra Amalia Bruni dopo le parole di Salvatore Borsellino, il fratello di Paolo, che ha invitato i calabresi a votare per Luigi de Magistris “perché altrimenti si vota per la ‘ndrangheta“. Parole bollate dalla Bruni come “sentenze mediatiche e giudizi drastici emessi senza uno straccio di prova” che lo stesso Paolo “non avrebbe gradito”.

Bruni a Borsellino: “non si permetta di accusarci di ‘ndrangheta”

“Se lei vuole venire a votare per l’altro candidato a piedi si accomodi, è un suo diritto, quello che non può permettersi di dire è che negli altri schieramenti si annidi la ‘ndrangheta. Nel mio certamente no”, dice la Bruni rivolgendosi direttamente a Borsellino. De Magistris non entra direttamente nella polemica, ma ribadisce di essere impegnato in una “lotta per liberare la Calabria dalla politica del compromesso morale e della distruzione dei diritti e della dignità. Sarà il popolo calabrese a scrivere una pagina storica, di potenza e passione, siamo ormai a cento passi dalla vittoria per migliorare una terra stupenda e portarla dal ricatto al riscatto”.

Oliverio punta sulla sanità

Di sanità continua a parlare, invece, anche se indirettamente, Mario Oliverio, che si presenta da indipendente, rendendo nota una lettera ricevuta da Lucio Villari, storico e docente di storia contemporanea nell’Università Roma Tre, nella quale lo studioso si schiera al suo fianco “perché la sinistra ritrovi la propria identità a partire da una sanità equa, in cui si concretizzano i principi della democrazia” definendo la situazione della sanità pubblica calabrese “paradossale”.

Occhiuto: “creare un habitat per le imprese”

Punta sul lavoro, invece, il candidato di centrodestra Roberto Occhiuto, e sulla necessità di creare “un habitat naturale congeniale alle imprese, che possa attrarre nei prossimi anni nuovi investimenti: la chiave per creare sviluppo e occupazione”. E mentre il voto si avvicina, i due principali schieramenti affilano le armi, in vista della chiusura delle rispettive campagne con la scesa in campo dei big.

Domani confronto a breve distanza con centrosinistra e centrodestra schierate in due piazze reggine quasi in contemporanea. Per Amalia Bruni ci sarà il leader dei 5 Stelle Giuseppe Conte, per Roberto Occhiuto Antonio Tajani. E venerdì doppio appuntamento con Matteo Salvini, prima a Catanzaro e poi a Reggio. Per Oliverio chiusura a San Giovanni in Fiore e a Cosenza per de Magistris.

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