REGGIO CALABRIA – Il decreto di sequestro è stato eseguito nei confronti di Antonino Raso, imprenditore originario di Cittanova che, nel luglio del 2016, era stato arrestato nell’ambito della operazione antimafia ‘Alchemia’ con l’accusa di associazione di tipo mafioso, quale partecipe della cosca Raso-Gullace-Albanese. La Direzione investigativa antimafia, su disposizione del Tribunale di Reggio Calabria ha eseguito il decreto di sequestro di beni.
Nonostante il Tribunale di Palmi nel luglio del 2000 abbia poi assolto l’uomo dall’imputazione per non aver commesso il fatto, il Tribunale di Reggio Calabria, su proposta della Procura e dopo mirate indagini patrimoniali della Dia ha emesso il provvedimento di sequestro ritenendo il soggetto, socialmente pericoloso in quanto indiziato di appartenere all’associazione mafiosa Raso-Gullace-Albanese di Cittanova, e in particolare all’articolazione operante in territorio ligure, dove da tempo la cosca risulta radicata, da dove mantiene uno stretto collegamento con la sede di origine.
Il sequestro ha interessato l’intero capitale sociale e il patrimonio aziendale ovvero 4 società, operanti nel settore edile ed immobiliare, 21 fabbricati e 13 terreni, tra Genova e provincia, Cittanova (Rc), Bardi (Parma) e Bardineto (Savona), conti correnti e posizioni finanziarie per un valore stimato di circa 2 milioni di euro.
