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Oliverio ‘accarezza’ gli imprenditori del settore rifiuti: ‘’C’è spazio per tutti voi’’

Oliverio impianti smaltimento rifiuti salerno

 

Il governatore della Regione Calabria intende potenziare il ruolo degli attuali ‘signori’ della spazzatura e lo dichiara pubblicamente.

 

COSENZA – Durante un incontro con sindaci, amministratori locali, Camera di Commercio ed imprenditoria organizzato da Calabria Maceri la scorsa settimana Oliverio ha chiarito la sua posizione in merito all’affidamento ai privati della gestione ciclo dei rifiuti. Un monologo al termine del quale a nessuno dei presenti è stata data la possibilità di fare domande. Dopo aver comunicato che in due anni l’emergenza sarà sconfitta il presidente della Regione Calabria ha abbandonato la sala senza entrare nel dettaglio. L’unica certezza sono i tre nuovi impianti di smaltimento rifiuti che nasceranno a Sibari, Reggio Calabria e Catanzaro. La Regione li costruirà e gli imprenditori del settore che riusciranno ad accaparrarsi l’appalto ne trarranno profitto. “Un privato che investe – ha affermato Mario Oliverio durante l’incontro – è un privato che aiuta a risolvere il problema rifiuti e noi lo sosterremo. Calabria Maceri ha dimostrato in questi anni come sia possibile fare impresa in Calabria, anche nel settore dei rifiuti trasformandoli in risorsa.

 

Sapete qual è la situazione che abbiamo ereditato che è pesantissima. Penso che in questo settore si possa consolidare ed allargare il sistema delle imprese private. Step per step – continua il governatore – possiamo realizzare una filiera virtuosa che crei denaro e lavoro. La filosofia è chiara: bisogna spingere sulla raccolta differenziata su cui chiediamo l’impegno dei Comuni che hanno un ruolo di protagonisti. I valori attuali sono molto bassi, dobbiamo recuperare mettendo a galoppo il cavallo. Le strutture, come indicato da Calabra Maceri, ci sono. Nei prossimi sottoscriveremo un accordo regionale con il CONAI affinché possa essere di supporto per potenziare la differenziata. Chiediamo alle imprese di farsi avanti per rendere operativa questa volontà per recuperare il massimo possibile già entro il 2015. Nelle cinque città capoluogo e nei Comuni al di sopra dei 15mila abitanti ci stiamo operando per far funzionare la raccolta differenziata aggredendo il problema rifiuti. Nel piccolo Comune la differenziata come sappiamo è più semplice da gestire ed organizzare.

 

Dobbiamo evitare che si parli di piani per l’emergenza rifiuti altrimenti sarebbe come il morto che tira i piedi, non può essere l’emergenza un assorbente per non fare nulla. Mi auguro che quest’estate si eviti che i rifiuti restino sulle strade. Non sono per realizzare investimenti che soffochino gli spazi per le imprese. Lo spazio per i privati – rassicura Oliverio – ci deve essere. Anzi vi dico di più, visto che passeremo ad una fase nuova del sistema rifiuti penso che la funzione che hanno avuto finora va consolidata. A partire dalle imprese che già operano nel settore rifiuti in Calabria. Intendo essere esplicito: voglio potenziare le imprese che già si occupano di rifiuti. Soprattutto quelle locali. Però queste devono darmi modo di aiutarle senza usare l’emergenza come gancio alla gola, ricatto, per la Regione. Gli investimenti che riteniamo di fare sugli impianti tenderanno a rafforzare le imprese private del settore. Non sono un tecnico e per non avere un aprroccio da completo ignorante quando mi capita vado a visitare gli impianti di smaltimento rifiuti usati in altre Regioni come ho fatto a Salerno e Torino. Tutto però dovrà essere fatto nella legalità, dovremo fare gare d’appalto perché per legge vanno fatte non possiamo sempre usare gli affidamenti diretti. Il privato che investe è un privato che non avrà da parte nostra nessun ostacolo alla realizzazione delle proprie iniziative.

 

Stiamo progettando gli impianti anaerobici (da implementare uno a Sibari, uno Reggio Calabria e uno a Catanzaro) ed è bene che le aziende collaborino con l’Unical per la sua realizzazione. Laddove non ci sarà il privato ad investire saremo noi con i fondi pubblici per poi dare le strutture in gestione ad imprenditori del settore. Gli impianti vanno adeguati – chiarisce il presidente – e noi investiremo in ciò per dare ai privati strutture efficienti da gestire perché credo che gli enti pubblici non possano gestire gli impianti di smaltimento rifiuti. Se c’è qualcuno si faccia avanti. Si possono aumentare le tonnellate di rifiuti da trattare in un sito? Fatelo noi vi aiuteremo. Bisogna fare manutenzione? Fatela noi vi aiuteremo. Cosenza ha bisogno di un impianto di smaltimento e abbiamo già pensato di implementarlo a Sibari. La situazione nostra è da dopoguerra rispetto al resto del Paese. Per uscire dal fango bisogna usare premialità e penalità spinte nella raccolta differenziata e di questo devono rispondere i sindaci che saranno gli unici responsabili nei confronti dei cittadini. Entro la fine di Luglio appronteremo un progetto per uscire dall’emergenza rifiuti. Ci stiamo lavorando anche se la situazione dei bilanci regionali è disastrosa e non ci consente di anticipare alcuna spesa. Capisco la difficoltà in cui lavorano i Comuni però i servizi vanno pagati. Non ci possono essere né sconti né clemenze. Questo vale anche per la depurazione. Sono i Comuni che devono intervenire rapidamente. Per i depuratori inefficienti paghiamo 80 milioni di euro di sanzioni per i ritardi accumulati sino al Dicembre 2013. Non abbiamo la bacchetta magica, non sono Re Mida. Ognuno deve fare la propria parte”.

 

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