CATANZARO – Vaccini e green pass rafforzato, le misure per contrastare la quarta ondata del Covid 19 anche in Calabria dove, nei «primi 7 giorni di dicembre abbiamo inoculato 100mila dosi, e negli ultimi giorni stiamo facendo 2mila prime dosi al giorno. Il green pass rafforzato sta funzionando molto bene, è stata una scelta azzeccata del governo, e soprattutto sta incentivando le vaccinazioni». Lo ha detto Roberto Occhiuto a TgCom24 sottolineando come «l’Italia in questo momento può anticipare la pandemia e non inseguirla come avveniva in passato, siamo avanti rispetto a tanti altri Paesi europei, e allora è giusto andare avanti con decisione come sta facendo il governo. In Calabria la scelta del green pass rafforzato è stata apprezzata e vissuta con grande disponibilità da parte dei calabresi. I controlli stanno andando bene, e sono assolutamente necessari: ci sono le condizioni per far rispettare le regole».
«Confido molto di più nel senso di responsabilità dei cittadini, gli italiani hanno dimostrato in questi mesi di essere molto rigorosi rispetto ai doveri che hanno, nei loro confronti e nei confronti della collettività. Con la mia ordinanza per la mascherina obbligatoria all’aperto ho voluto lanciare un alert ai calabresi: noi dobbiamo stare più attenti degli altri, perché abbiamo una sanità fatiscente. E poi occorre continuare a correre sulle vaccinazioni».
«Convincere scettici, se l’obbligo è necessario si faccia»
Occhiuto parla anche dell’obbligo vaccinale e della necessità di convincere quanto più possibile gli scettici della necessità di vaccinarsi: «se supereremo il 95% di cittadini immunizzati, a quel punto qualsiasi discorso sull’obbligo vaccinane non avrà più senso. Ma l’obbligo vaccinale nel nostro Paese esiste già: i nostri figli per iscriversi e per andare a scuola devono obbligatoriamente vaccinarsi contro alcune malattie. Il Covid è o non è più pericoloso rispetto al morbillo?Comunque, non ho un approccio ideologico a questo tema: se l’obbligo vaccinale dovesse essere necessario, per salvaguardare la salute dei cittadini e la nostra economia, che si faccia».
«Calabria rischia ‘zona gialla’ per i pochi posti in terapia intensiva»
«In Calabria il problema non è tanto il numero dei contagi – che sta crescendo e certamente ci preoccupa – ma l’effetto di questo aumento sulla rete ospedaliera. Se la nostra Regione da lunedì, come è probabile, andrà in ‘zona gialla’, ci andrà non per i contagi, ma per i pochi posti in terapia intensiva. Da neo commissario alla sanità, in poche settimane ho incrementato il numero dei posti in terapia intensiva di una ventina di unità. Purtroppo veniamo da 12 anni di commissariamento della sanità che non ha prodotto risultati. Confido, però, che nel giro di qualche mese dimostreremo che anche la sanità in Calabria può essere governata, e governata bene».
Platì e San Luca
A tal proposito Occhiuto parla del caso dell’Asp di Reggio: «ho parlato con il commissario dell’Asp ed in quella Provincia ci sono Comuni come Platì e come San Luca nei quali sono vaccinati solamente il 29% e il 30% degli abitanti. Ho avvertito il commissario: al primo focolaio, in quei Comuni istituirò subito la ‘zona rossa’. La maggioranza dei calabresi, che ha scelto la scienza, non può pagare per l’irresponsabilità di una minoranza irragionevole, che non si vaccina».
