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Gratteri “il Parlamento da 20 anni conta sempre meno”

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CATANZARO – “Il trend da almeno 20 anni è quello che il Parlamento conta sempre meno nel problema reale di legiferare. Sempre più si va avanti con decreti legge, decreti legislativi e spezzatini di riforme”. Lo ha detto il procuratore di Catanzaro Nicola Gratteri in relazione alla la riforma della giustizia. “Quando è stata fatta la riforma Cartabia,- ha sostenuto Gratteri – per tre mesi il presidente del Consiglio e il ministro della Giustizia hanno parlato di riforma del processo civile ma non hanno parlato di riforma del processo penale. All’improvviso dopo 3 mesi si parla di riforma del processo penale, che deve durare meno. Ed è giusto. È una cosa ovvia, banale che tutti diciamo. Ma tu devi intervenire sulle cause che determinano la lunghezza dei processi. L’improcedibilità, invece, è una ghigliottina. Vuol dire che non si può andare avanti. L’Europa aveva chiesto un’altra cosa“.

Riforma della giustizia “una mediazione tra i partiti”

Secondo il magistrato, per la riforma della giustizia “c’è stata una mediazione tra i partiti, tra i Cinque Stelle e la Lega, tra i Cinque Stelle e il Pd e Forza Italia. A un certo punto partoriscono un elenco di reati per i quali non c’è il limite dei 2 anni, ma 3 e poi 4. C’è l’associazione a delinquere di stampo mafioso, l’associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. Poi l’onorevole Bongiorno ha detto di mettere anche i reati contro le fasce deboli. Benissimo. La premessa è che la ministra aveva detto che questa è una riforma bellissima e che se i magistrati protestano vuol dire che va bene. Premesso che finché c’è il termine improcedibilità qualsiasi riforma non va bene, io ho detto: ‘Scusate, ma in quest’elenco perché non avete inserito la corruzione, la concussione e il peculato? Non vi disturba questo? Perché questo tipo di reati stanno gomito a gomito con la politica’”.

Per Gratteri “bisogna capire dove si vuole andare a parare. Mi auguro che siano in buona fede a non capire, a non sapere e a non pensare che le mafie ci sono e stanno facendo riciclaggio. Penso che su questi ragionamenti bisognerebbe intervenire. Ci sono tutti i partiti in questo governo tranne Fratelli d’Italia. Fosse stato 20 anni fa, avrei visto 35 girotondi attorno ai tribunali e sui giornali più importanti d’Italia avrei visto a caratteri cubitali gridare allo scandalo”.

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