COSENZA – Arriva anche l’attore Luca Lionello, domani martedì 18 dicembre, al Supercinema Modernissimo, alle ore 18.30, per presentare il film che lo vede tra gli interpreti
protagonisti “Quel che resta” regia di Laszlo Barbo . La quinta giornata del festival La Primavera del cinema Italiano è dedicata a una proiezione speciale: l’ultima pellicola firmata made in Calabria.. Un incontro con i protagonisti e a seguire, la proiezione del film. Al dibattito parteciperanno anche: l’Arcivescovo di Cosenza BIsignano, Mons. Salvatore Nunnari; Mons. Santo Marcianò, Arcivescovo di Rossano-Cariati e l’editore Walter Pellegrini.
Luca Lionello, volto noto della celebre fiction Squadra Antimafia – Palermo oggi e figlio dell’attore e doppiatore Oreste Lionello tra gli attori più talentuosi dell’attuale panorama cinematografico. Tra i suoi successi annovera: La passione di Cristo (2004), Cover Boy del regista Carmine Amoroso. Nel 2007 è protagonista del film Nero bifamiliare con Claudia Gerini, regia di Federico Zampaglione, e recita nel film K. Il bandito, regia di Martin Donovan. Nel 2010 torna ad affiancare da co-protagonista l’amico di sempre Gianmarco Tognazzi nel film di Claudio Fragasso Le ultime 56 ore.
Appena uscita nelle sale, la pellicola prodotta dalla Fondazione Calabria Film Commission e dalla Straordinaria srl è liberamente tratta dalle opere di due scrittori calabresi, Baracche di Fortunato Seminara e Racconti di un dissepolto di Michele Colauti, ed annovera un cast prestigioso: Giancarlo Giannini, Franco Nero, Luca Lionello e Rosa Pianeta.
“Quel che resta” accende volutamente il riflettore sui sopravvissuti anziché sulle vittime. La regia è di Laszlo Barbo, le musiche sono di Sandro Scialpi. I fatti storici sono quelli del tragico terremoto del 28 dicembre del 1908, catastrofe che distrusse le città di Reggio Calabria e Messina in trenta secondi.
A seguire, alle ore 20.30, per la sezione “Evento” una vera e propria chicca della kermesse! Sarà proiettato il capolavoro di Roberto Rossellini “Stromboli Terra di Dio” copia restaurata dalla cineteca di Bologna. Primo film della cosiddetta trilogia della solitudine (Europa ’51, Viaggio in Italia). Prodotto dalla RKO e dalla Berit (Bergman-Rossellini). 102 giorni di riprese turbate all’esterno da polemiche e scandali, all’interno dal maltempo. Oltre a quella italiana, curata in postproduzione dal regista, esistono altre 2 versioni: quella europea, leggermente diversa, e quella americana, montata a Hollywood e ridotta a 81′. Dramma di forte tensione esistenziale, ricco di splendide aperture documentaristiche (la tonnara, l’eruzione, i vagabondaggi di Karin nell’isola), in un racconto che registra la realtà nella sua immediatezza e lascia i fatti svolgersi senza interpretazioni e nemmeno motivazioni. Incompreso da gran parte della critica e ignorato dal pubblico. Ingrid Bergman in una delle sue migliori interpretazioni. Distribuito in Italia nel marzo 1951.
In programma, nella quinta giornata anche l’incontro, nella sede di Confindustria Co-senza, alle ore 17, per la sezione “Cinema e Letteratura- Parole di celluloide” con A-lessandro Canadè e Alessia Cervini. Autori del volume “Clint Eastwood” pubblicato nella collana Frontiere. Oltre il cinema edita dalla casa editrice Pellegrino. Il saggio prevede un’ introduzione di Roberto De Gaetano, il testo raccoglie diversi contributi distinti per singoli temi per tentare di restituire al pubblico uno dei grandi miti del cinema d’oltre Oceano
Fino al 22 dicembre attori e registi di fama nazionale e internazionale popoleranno le giornate, tra proiezioni di film, incontri- dibattiti, presentazioni di libri, concerti ed eventi glamour. Una full immersion nelle nuove tendenze del grande schermo.
Cosenza sarà lo scenario di una kermesse che si distingue per la sua originalità nel panorama nazionale: un festival con su due comode scarpe da tennis! L’inconfondibile logo che lancia un evento fuori dagli schemi e che promuove i nuovi talenti del cinema italiano, questa volta sotto il sole del Sud.
