Tra gli arrestati anche un ragazzino che aiutava il padre a coltivare marijuana sulle pendici dell’Aspromonte.
SAN LUCA (RC) – Un traffico di droga gestito dalla criminalità di San Luca, centro della Locride noto per essere una delle roccaforti della ‘ndrangheta, è stato sgominato dai carabinieri con un’operazione che ha portato all’arresto di sette persone. L’operazione è stata condotta da oltre cento militari del Gruppo di Locri con l’ausilio di unità cinofile. Alle persone coinvolte nell’operazione vengono contestati i reati di produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti o psicotrope. Tra i destinatari dei provvedimenti restrittivi c’è anche un diciottenne che all’epoca dei fatti era minorenne. Il giovane, secondo l’accusa, si recava sistematicamente insieme al padre a coltivare una florida piantagione di canapa indiana in Aspromonte.
Nell’ambito dell’operazione è stata sequestrata droga per un valore di oltre un milione di euro. L’operazione condotta stamani dai carabinieri del Gruppo di Locri con l’arresto di sette persone, è la conclusione di un’indagine avviata dai militari di San Luca nel maggio 2014 che ha permesso di scoprire e sequestrare nove piantagioni di canapa indiana per un totale di 1042 piante – alcune delle quali realizzate e curate a conduzione familiare – e 21 chili di marijuana pronta ad essere immessa sul mercato. Nel corso delle indagini sono quattro persone sono state arrestate in flagranza di reato per produzione, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti perché sorprese a curare tre piantagioni.
I carabinieri hanno eseguito undici perquisizioni a carico di altrettante persone ritenute coinvolte nel traffico. Due le persone arrestate e portate in carcere, altre quattro ai domiciliari ed un obbligo di dimora e di presentarsi alla polizia giudiziaria. In carcere sono finiti Giuseppe Brancatisano, di 55 anni, e Sebastiano Pelle, di 18. Sono stati invece sottoposti ai domiciliari Antonio Brancatisano, di 34 anni; Domenico Pelle (50), Sebastiano Pelle (21), Michele Strangio (29). Mentre Giovanni Giorgi, di 35 anni è stato sottoposto ad oobbligo di dimora .
