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In Calabria calano i posti letto occupati. In una settimana -3% di ricoveri

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COSENZA – Si iniziano ad avvertire i primi segnali di rallentamento della curva epidemica anche in Calabria. Il segnale più evidente arriva dal numero dei posti letto occupati negli ospedali. Se in terapia intensiva il dato resta stabile al 17%, nei reparti di area medica, da una settimana, i numeri sono in calo costante. In poco meno di 7 giorni (mancano i dati del bollettino odierno) in Calabria si sono liberati 28 posti letto. In più, il numero delle dimissioni, supera quello dei nuovi ricoveri: +43 nuovi ingressi a fronte di 71 dimissioni. 

Ancora alto, invece, il numero delle vittime. Dieci sono stati i decessi registrati nelle ultime 24 ore, con il totale da inizio pandemia che arriva a 1.826. Sul fronte contagi, i nuovi casi sono 1.569, in aumento rispetto a ieri quando sono stati 1.256, a fronte di 10.475 tamponi, in migliaio di meno rispetto al giorno precedente. Il tasso di positività sale così dal 10,75% al 14,98%. Nonostante questo, però, i casi attualmente positivi scendono ancora, per il terzo giorno consecutivo, con un -732 che porta il totale a 40.363, con i guariti che superano i nuovi contagi raggiungendo quota 2.291. Buone notizie giungono oggi anche dal fronte ospedaliero, dove, nel saldo tra ingressi ed uscite, si registra un -19 tra i ricoverati in area medica (411) e un -1 in terapia intensiva (34).
La Regione Calabria, intanto, su iniziativa del Dipartimento Salute, ha messo a punto un vademecum rivolto a tutta la popolazione, da seguire per accedere ai nuovi trattamenti terapeutici, evitando il ricovero in ospedale, in caso di positività al Covid. L’Ente ricorda che è possibile essere curati a domicilio con la somministrazione di antivirali in compresse e anticorpi monoclonali, disponibili dietro prescrizione medica. Il primo passo è contattare il proprio medico di medicina generale o l’unità speciale di continuità assistenziale (Usca), che darà tempestivamente le prime informazioni utili. Il medico di medicina generale o dell’Usca dell’Asp compilerà poi una scheda di pre-arruolamento e fisserà un appuntamento nel centro abilitato più vicino all’abitazione del paziente. Qui il soggetto positivo sarà visitato ed in base alle sue condizioni verrà deciso se prescrivere gli antivirali in compresse o somministrare gli anticorpi monoclonali.

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