ROMA – Tempi piu’ brevi per la giustizia civile nel Mezzogiorno. Parte il progetto di diffusione del Processo Civile Telematico, un sistema di gestione digitale del processo civile che
dematerializza integralmente i flussi informativi e di comunicazione tra uffici giudiziari, legali e altri professionisti, in otto regioni del Sud Italia. A presentare l’iniziativa, oggi a Palazzo Chigi, il ministro della Giustizia Paola Severino, il ministro per la Coesione Territoriale Fabrizio Barca e il ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo. Il progetto ha un valore di 7,2 milioni di euro, derivanti dalla seconda fase di riprogrammazione dei fondi strutturali operata nell’ambito del Piano di Azione per la Coesione. Si tratta, ha detto Severino, ”di un’iniziativa sulla quale si gioca il futuro della giustizia. L’informatica e’ uno strumento fondamentale per ridurre i costi, semplificare le interazioni tra soggetti, rendendole possibili anche da strumenti portatili, organizzare il lavoro e il nostro modo di pensare”. Il progetto che variamo oggi, ha spiegato, ”prevede la totale digitalizzazione delle notifiche di cancelleria in 80 Tribunali e Corti di appello, la digitalizzazione dei decreti ingiuntivi in 23 Tribunali, insieme a interventi di assistenza, con la previsione di monitoraggio dei risultati conseguiti per i soggetti coinvolti”. L’uso dell’informatica, sul fronte dei tempi processuali, ”ha consentito una riduzione dei tempi da 50 a 7 giorni circa ma vi saranno anche effetti sulla riorganizzazione del lavoro”. I tempi della giustizia al Sud Italia, infatti, le ha fatto eco Barca, ”sono particolarmente lunghi e ridurli significa favorire gli investimenti delle aziende”. Profumo ha ricordato il concorsone per docenti in ambito scolastico spiegando che sono stati ”gestiti 321 mila candidati, dando loro una risposta immediata quando chiudevano la partecipazione alla preselezione. Queste operazioni prima duravano sei mesi. Oggi si ha un effetto di trasparenza e una nuova fiducia nei confronti dello Stato, un diverso rapporto tra cittadini e P.A. e questo progetto rientra in questa linea. Il paese e’ molto piu’ pronto di quanto non sembri e ogni volta che lanciamo sassi in questa direzione c’e’ una grande preparazione”.
Fonte ASCA
