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Impianto solare all’ospedale di Cetraro. Tre assoluzioni, anche l’ex DG dell’Asp Mauro

Impianto Solare ospedale Cetraro

PAOLA (CS) – La sezione penale del tribunale di Paola, presieduta del giudice Alfredo Cosenza, ha emesso sentenza sulla vicenda relativa all’impianto solare inutilizzato all’ospedale di Cetraro. Sono stati assolti per non aver commesso il fatto e dai reati  loro ascritti ai capi A, B, C e D Raffaele Mauro – ex Direttore generale Asp di Cosenza e difeso dagli avvocati  Enzo Belvedere e Giustino Mauro, Maria Rosaria Pisano – direttore dei lavori per conto dell’Asp e difesa dagli avvocati Francesco Chiaia e Maria Carmela Calomino, Gianfranco Abate Responsabile Unico del Procedimento dell’Asp e difeso da Avvocati Enzo Belvedere e Giustino Mauro e il progettista Francesco Tucci difeso dall’avvocato Paolo Greco

Il tribunale ha invece condannato Francesco Tallarico, responsabile della ditta che effettuò i lavori, alla pena di mesi 2 di reclusione e 6 mila euro di ammenda per per i reati ai capi a,b,c,d e lo stesso Gianfranco Abate (RUP) alla pena di mesi 8 di reclusione per il capo e (falso) “per aver dichiarato falsamente nella scia in sanatoria assunta dal comune di Cetraro e annessa alla relazione di asseverazione a sua firma, che l’area oggetto di intervento, non ricadeva a zona sottoposta a tutela paesaggistica e che l’intervento non prevedeva la realizzazione di opere conglomerato in cementizio armato“. Per entrambi il giudice ha predisposto la sospensione condizionale della pena afflitta. Il giudice ha anche ordinato la demolizione dell’impianto solare inutilizzato.

Un impianto inservibile che avrebbe dovuto produrre energia a beneficio dell’ospedale di Cetraro e che, invece, non è mai entrato in funzione, quello che venne alla luce dall’inchiesta della Corte su un presunto danno erariale di quasi 2 milioni di euro.  Nel 2011, l’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza aveva richiesto e ottenuto finanziamenti comunitari tratti dal POR Calabria/FERS 2007-2013, Asse II Energia, Linea Intervento 2.1.1.1, per la realizzazione di un impianto termodinamico a concentrazione solare – Progetto “Prometeo” – che avrebbe dovuto produrre energia termica ed elettrica per il presidio ospedaliero di Cetraro. Inizialmente, il progetto prevedeva l’installazione dell’opera sul tetto dell’edificio. In fase realizzativa, tuttavia, venne disposta una variante progettuale con la quale veniva stabilito che le parabole avrebbero dovuto essere posizionate a terra, su un terreno di circa 3.000 metri quadrati di proprietà dell’ASP e adiacente all’ospedale. Per tale operazione, tuttavia, sarebbe stato necessario ottenere le prescritte autorizzazioni edilizie, paesaggistiche e sismiche, che non risultano mai essere state richieste. Anche per tale motivo, pertanto, già nel 2017 il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Paola aveva disposto il sequestro preventivo dell’impianto e, poco tempo dopo, anche il Comune di Cetraro aveva emesso un’ordinanza di distruzione del manufatto, che di fatto costituiva un abuso edilizio su terreno pubblico.

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