CATANZARO – “Obiettivo Calabria. Una nuova porta per l’Europa” é il titolo del “Calabria Day” in programma il 21 marzo nel Padiglione Italia dell’Expo 2020, a Dubai. Francesco Verderami, giornalista del Corriere della Sera, introdurrà e modererà gli incontri dell’intera giornata.
Il programma “Calabria Day”
“La prima sessione dedicata alla Regione, che avrà inizio alle 14 (ore 11 in Italia) – riferisce un comunicato del portavoce del presidente della Regione, Roberto Occhiuto – sarà incentrata sul porto di Gioia Tauro, vero protagonista della 24 ore calabrese, con il tavolo ‘La Calabria e il porto di Gioia Tauro nello scenario competitivo del Mediterraneo‘. Dopo un video introduttivo e i saluti di Paolo Glisenti, Commissario generale del governo italiano per Expo 2020 Dubai, il primo pomeriggio vedrà gli interventi del professore Ernesto Galli della Loggia; del Procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri; del responsabile practice Scenario Sud The European House Ambrosetti, Cetti Laureta; del presidente dell’Autorità di sistema portuale dei mari Tirreno meridionale e Ionio, Andrea Agostinelli, e del presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto. La seconda sessione, che avrà inizio alle 15.45 (ore 12.45 in Italia), si dividerà in due parti. La prima avrà come titolo ‘Gli investimenti in infrastrutture fisiche e digitali e in intermodalità per lo sviluppo dei porti’. Dopo una testimonianza di Carolien Vat-Sandee, co-founder and senior advisor, former director PortXL, World Port Accelerator, Rotterdam, parteciperanno al dibattito Michele Viale, presidente ed amministratore delegato di Alstom Ferroviaria; Anna Masutti, presidente Rfi, e Antonio D. Testi, amministratore delegato di Medcenter Container Terminal – MCT.
La seconda parte della sessione sarà incentrata sul tema ‘Il futuro parte da qui: diamo voce al talento‘. Massimo Penzo, presidente FLY University Project, Marta Ferrari, presidente Sedicimedia, e Aurora Delfino, studentessa dell’Università Magna Grecia di Catanzaro, parleranno di ‘Intelligenza artificiale al servizio dell’emergenza globale, un progetto patrocinato dalle Regioni Calabria, Lombardia e Marche.
La terza e ultima sessione della giornata, che avrà inizio alle 17.30 (ore 14.30 in Italia), dal titolo ‘La Zona economica speciale e le politiche di attrazione degli investimenti in Calabria e al Sud‘, verrà aperta dagli interventi del Ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna, e del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Enrico Giovannini. A seguire ci sarà spazio per la testimonianza di Mateusz Rykala, vice president, Katowice Special Economic Zone, Polonia, che racconterà l’esperienza della Zes polacca. Successivamente avrà luogo la tavola rotonda conclusiva alla quale parteciperanno Rosario Varì, assessore alle Attività produttive e agli Attrattori culturali della Regione Calabria; Giuseppe Merenda, foreign direct Investment Desk Director, ITA Dubai Office; Federico Maurizio d’Andrea, commissario designato della Zes di Gioia Tauro e della Calabria, e Andrea Scotti, responsabile ‘Sviluppo e Rigenerazione Urbana, Trasporto e Infrastrutture sociali’ della Cassa Depositi e Prestiti.
Occhiuto “porto Gioia Tauro, rigassificatore e Zes, Calabria strategica per il Paese”
All’Expo di Dubai “abbiamo deciso di presentare al mondo le opportunità del porto di Gioia Tauro, uno dei principali hub commerciali del Mediterraneo. Vogliamo far capire alle imprese che il nostro principale porto è strategico non solo per la Calabria ma per tutto il Paese”. Così Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, in un’intervista alla “Gazzetta del Sud”. “I nuovi equilibri geopolitici che mettono in dubbio i precedenti progetti riguardo alla ‘via della seta’ daranno ulteriore centralità alla nostra Regione: possiamo diventare la porta dell’Europa. Il porto di Gioia Tauro non può essere soltanto un’infrastruttura di transhipment. Il mio governo è intenzionato a rispolverare il vecchio progetto del rigassificatore, che da solo produrrebbe investimenti per 1 miliardo di euro. II dibattito nazionale sulla necessità di investire sull’energia e di renderci quanto prima autonomi dagli altri Paesi, passaggi evidenziati dal premier Draghi nel suo intervento in Parlamento a seguito della guerra in Ucraina, ci induce a ritenere questo progetto prioritario. Nei prossimi giorni – spiega – incontrerò i vertici di Sorgenia, gruppo che aveva già ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie, per verificare la possibile realizzazione del progetto. A questa opera si potrebbe collegare una grande piastra del freddo, in modo da far diventare la zona retroportuale un’area di investimenti per le più importanti aziende dell’agroalimentare. Un’altra parte consistente della movimentazione può essere rappresentata, quando il settore ripartirà, dalle automobili: ad esempio Grimaldi, uno dei terminalisti che opera nel porto, spedisce già i veicoli Fca verso il Nord America. Gioia Tauro può offrire grandi vantaggi per diversi settori. La nostra ambizione è quella di realizzare nella Zes un grande piano di attrazione degli investimenti. La Regione ha risorse importanti per la valorizzazione delle aree industriali, ed e evidente che se l’area industriale ricadente nella zona economica speciale a ridosso del porto di Gioia Tauro è strategica per la Regione, parte consistente di queste risorse sarà orientata verso quell’area”.
