Alla sbarra l’amministratore del Cogeis, Carmine Manna e le istruttrici presenti al momento del decesso.
COSENZA – Cinque persone sono state rinviate a giudizio con l’accusa di omicidio colposo per la morte di Giancarlo Esposito, il bambino di 4 anni annegato nel luglio dello scorso anno mentre faceva il bagno nella piscina comunale di Cosenza. L’impianto in cui morì il bambino è gestito dal Cogeis, il Consorzio cosentino per la gestione degli impianti sportivi. Le persone per quali è stato disposto il processo sono il legale rappresentante del Cogeis, Carmine Manna, e le educatrici che erano di turno nel momento in cui morì il bambino, Franca Manna, Luana Coscarello, Martina Gallo e Ilaria Bove. La famiglia del bambino si è costituita parte civile, rappresentata dagli avvocati Ernesto D’Ippolito e Ugo Ledonne. La prima udienza del processo è stata fissata per il 13 gennaio del 2016. “Speriamo si faccia chiarezza sulla morte di nostro figlio”, hanno detto i genitori del bambino tramite i loro legali.
