SAN NICOLA ARCELLA (CS) – La dignitosa umiltà con la quale Francesca chiede aiuto per il suo bambino, non solo offre la misura della sua stessa fragilità di donna e madre, nascosta dietro un’apparente armatura, ma anche la complessità del dolore materno che si consuma, nonostante la forza prorompente, in un grido sordo e cupo.
Un’ipospadia severa, una patologia che determina una diversa collocazione del meato del canale uretrale lungo la parete ventrale del pene, avvia il piccolo ad affrontare un interminabile e doloroso percorso chirurgico già dai primissimi anni di vita. Ma nella difficile sorte di questa umile famiglia del tirreno cosentino, giunge ancora una complicazione.
Al Gaslini di Genova, eccellenza italiana nella pediatria, il chirurgo che ha in cura Anthony si accorge che nella condizione fisica di Anthony qualcosa non va e dopo diversi e costosi accertamenti, a scardinare quelle poche certezze, piomba la diagnosi di una malattia molto rara: la sindrome di Prader Willi, patologia legata all’assenza di geni paterni espressi lungo il braccio del cromosoma 15.
Anthony è quel bambino su 25mila contro il quale il destino ha deciso giocato sporco. Francesca, madre di altri due figli, però non si arrende e lancia un appello dalla pagina del nostro Diario per regalare ad Anthony un’opportunità, una cura.
La raccolta fondi per il piccolo Anthony
