Site icon quicosenza

Via libera a 26 linee ferroviarie turistiche. Tornerà in servizio la Cosenza-San Giovanni in Fiore

ferroviarie turistiche

COSENZA – La Conferenza Stato-Regioni ha dato il via libera al decreto del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, di concerto con i Ministri dell’Economia e delle Finanze, della Cultura e del Turismo, che definisce una lista di 26 tratte ferroviarie ad uso turistico.

Si tratta di linee gestite da Rete Ferroviaria Italiana (Rfi) o da ferrovie regionali che si trovano in zone di particolare pregio paesaggistico, culturale e ambientale, che potranno tornare in servizio o essere maggiormente utilizzate valorizzando i relativi territori, anche grazie ai fondi del Piano Complementare. Si tratta di un decreto molto atteso e la lista delle ferrovie potrà essere integrata con ulteriori linee su proposta delle regioni interessate. Lo ha riferito il Ministro Enrico Giovannini ad un evento on line sul Trasporto Rapido di Massa.

Per quanto riguarda la Calabria la notizia più attesa è l’ok al ripristino della linea ferroviaria storica da Cosenza a San Giovanni in Fiore, gestita da Ferrovie della Calabria. Tratta che collega la città di Cosenza a 250 metri all’altopiano Silano ad un’altitudine massima di 1.400 metri e rimasta in servizio fino alla fine degli anni 9o prima di essere dismessa in parte e poi totalmente abbandonata.

Il trenino della Sila

Solo ai primi di agosto del 2016, dopo anni di abbandono, venne finalmente ripristinata e riaperta la tratta turistica da Moccone a San Nicola-Silvana Mansio, effettuata oggi con il trenino turistico a vapore della Sila. L’impegno della Giunta Regionale di allora, guidata da Mario Oliverio, era quella dell’affidamento dei lavori di ripristino funzionale della tratta San Nicola – San Giovanni in Fiore a fronte di un impegno finanziario della Regione di oltre 2 milioni di Euro.

Un ulteriore tranche di un progetto più complessivo che prevedeva appunto il ripristino funzionale dell’intera tratta da Cosenza a San Giovanni in Fiore per il recupero e valorizzazione di una ferrovia storica che non a caso ha ottenuto il riconoscimento del Parlamento tra le ferrovie storiche italiane.

La linea ferroviaria ha tutte le caratteristiche di una ferrovia di montagna, a scartamento ridotto di 950 mm, con lunghe livellette con pendenze fino al 60 per mille ad aderenza naturale e curve di 100 m di raggio minimo. Erano state costruite 24 tra stazioni e fermate alla distanza media di 3,2 km. Per superare un dislivello di oltre 1.000 metri, la ferrovia si avvalse di soluzioni ingegneristiche al limite delle possibilità dell’epoca. Tra questi, il viadotto in curva, posto all’uscita della stazione di San Pietro in Guarano.

Queste le 26 ferroviarie turisticheda rilanciare:

1) Sulmona-Castel di Sangro Rete Ferroviaria Italiana S.p.a.
2) Cosenza-San Giovanni in Fiore Regione Calabria/Ferrovie della Calabria S.r.l.
3) Avellino-Lioni-Rocchetta Sant’Antonio Rete Ferroviaria Italiana S.p.a.
4) Sacile-Gemona Rete Ferroviaria Italiana S.p.a.
5) Palazzolo-Paratico Rete Ferroviaria Italiana S.p.a.
6) Castel di Sangro-Carpinone Rete Ferroviaria Italiana S.p.a.
7) Ceva-Ormea Rete Ferroviaria Italiana S.p.a.
8) Mandas-Arbatax Regione Sardegna/ ARST S.p.A.
9) Isili-Sorgono Regione Sardegna/ ARST S.p.A.
10) Sassari-Palau Marina Regione Sardegna/ ARST S.p.A.
11) Macomer-Bosa Regione Sardegna/ ARST S.p.A.
12) Alcantara-Randazzo Rete Ferroviaria Italiana S.p.a.
13) Agrigento Bassa-Porto Empedocle Rete Ferroviaria Italiana S.p.a.
14) Noto-Pachino Rete Ferroviaria Italiana S.p.a.
15) Asciano-Monte Antico Rete Ferroviaria Italiana S.p.a.
16) Civitavecchia-Capranica-Orte Rete Ferroviaria Italiana S.p.a.
17) Fano-Urbino Rete Ferroviaria Italiana S.p.a.
18) Asti-Chivasso Rete Ferroviaria Italiana S.p.a.
19) Castagnole delle Lanze-Mortara Rete Ferroviaria Italiana S.p.a.
20) Alba-Nizza Monferrato Rete Ferroviaria Italiana S.p.a.
21) Novara-Varallo Sesia Rete Ferroviaria Italiana S.p.a.
22) Fabriano-Pergola Rete Ferroviaria Italiana S.p.a.
23) Sicignano-Lagonegro Rete Ferroviaria Italiana S.p.a.
24) Rocchetta-Gioia del Colle Rete Ferroviaria Italiana S.p.a.
25) Cuneo-Mondovì Rete Ferroviaria Italiana S.p.a.
26) Malnate Olona – Confine Svizzero Regione Lombardia/ Ferrovienord S.p.A.

 Nello specifico, lo schema di decreto sul trasporto rapido di massa ripartisce oltre 4,4 miliardi di euro previsti nella legge di Bilancio per il 2022 e 333 milioni di euro di risorse residue del Fondo Investimenti, finanziando i progetti della graduatoria già definita. Il decreto sulla rete stradale secondaria ripartisce 1,7 miliardi di euro (per il periodo 2022-2029) previsti nell’ultima legge di Bilancio, destinando, per la prima volta, una quota dei fondi statali alla manutenzione delle strade regionali. Lo schema di decreto sul rinnovo del parco autobus in senso ecologico attribuisce alle singole amministrazioni 1,9 miliardi di euro per l’acquisto di autobus urbani, elettrici o a idrogeno, a zero emissioni.

“Dopo aver già assegnato agli enti attuatori il 99% delle risorse del PNRR di nostra competenza, stiamo procedendo rapidamente all’attribuzione delle risorse previste nella legge di Bilancio per il 2022: ad oggi abbiamo ripartito il 41% dei 36,1 miliardi di euro assegnati al Mims”, ha spiegato il Ministro Giovannini nel corso della conferenza stampa svoltasi online dopo la Conferenza Unificata, che ha visto la partecipazione dei sindaci di Genova, Milano, Napoli, Roma e Torino. “Con gli interventi concordati oggi investiamo per la mobilità sostenibile e la sicurezza stradale, attraverso lo sviluppo di metropolitane, tramvie e busvie nelle grandi città, il rinnovo degli autobus in senso ecologico e la manutenzione delle strade regionali e provinciali, fondamentali anche per connettere le aree interne e ridurre le disuguaglianze territoriali”, ha aggiunto Giovannini.

 

Exit mobile version