REGGIO CALABRIA – Per la scomparsa dell’imprenditore agricolo il 27 dicembre da Amato di Taurianova, sono stati convalidati gli arresti dei tre indagati arrestati nei giorni scorsi. Per gli inquirenti si tratta di un caso di lupara bianca ed il gip di Palmi Francesca Mirabelli che ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti della moglie della vittima Ilaria Sturiale, dell’amante di lei Salvatore Figliuzzi e del complice Giuseppe Trapasso. Il gip ha restituito gli atti al pm Francesco Ponzetta per trasmetterle al Tribunale di Reggio Calabria, competente nelle indagini di ‘ndrangheta in quanto l’omicidio è aggravato dalle modalità mafiose. I tre indagati nel corso degli interrogatori di garanzia, si erano avvalsi della facoltà di non rispondere.
Dalle indagini dei carabinieri Agostino Ascone sarebbe caduto in un tranello, organizzato dalla moglie e dal suo amante, per poi essere ucciso. Il suo corpo non è stato trovato ma dalle intercettazioni sarebbe stato sotterrato da Figliuzzi, esponente della cosca Bellocco di Rosarno e marito di Maria Concetta Cacciola.
La circostanza emerge da alcune conversazioni Giuseppe Trapasso, suo complice, e il padre in occasione del ritrovamento del corpo carbonizzato di un altro scomparso. Nel timore che si trattasse di Ascone, Trapasso chiede al padre di informarsi con Figliuzzi su come è stato fatto sparire il corpo dell’imprenditore. “Voglio sapere -dice – solo se l’hanno sotterrato?”. “No, no, l’hanno sotterrato”. “Sei sicuro?”. “Gli ho detto io non è che c’è qualche c……a non è che mi racconti qualche bugia no Michele ti giuro dice”. “Tu sei sicuro che lui”.”Mille per mille che l’hanno sotterrato”.
Nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere, il gip ha riconosciuto il pericolo di fuga sia per la moglie di Ascone sia per gli altri due indagati. Per loro, secondo il giudice ci sarebbe anche un rischio di inquinamento delle prove e di reiterazione del reato.
