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Controlli di Pasqua, sequestrati 150 chili di carne in una macelleria

carabinieri controllo macelleria

BIANCO (RC) – La Pasqua passa anche dalla sicurezza alimentare e i carabinieri di Bianco (Rc), supportati da personale del N.A.S. di Reggio Calabria, hanno messo in campo mirati controlli nei confronti di alcune attività commerciali nei Comuni della Locride, all’esito dei quali sono state contestate diverse sanzioni amministrative per il mancato rispetto della specifica normativa nazionale e comunitaria in materia di sicurezza alimentare, ma anche denunce in stato di libertà ed ingenti sequestri.

Bar e pasticcerie

L’attenzione dei Carabinieri si è focalizzata su quelle attività più frequentate nella settimana d’avvento alla Pasqua. Tre i bar pasticceria con annesso laboratorio controllati a Bianco. I militari hanno elevato a due di queste attività, sanzioni amministrative per un ammontare di 5.000 euro: nel primo caso sono state rinvenute all’interno dei frigoriferi delle uova prive della prevista tracciabilità, oltre che rilevata la mancata predisposizione delle schede di monitoraggio HACCP, mentre nel secondo caso dovranno essere esperiti accertamenti più approfonditi – con l’ausilio del Dipartimento di Prevenzione del locale A.S.P. – circa la reale sussistenza dei titoli autorizzativi di una pasticceria, il cui titolare è stato anche sanzionato per criticità igienico strutturali dei locali laboratorio dove avveniva la preparazione degli impasti dolciari.

Irregolarità in una macelleria

In una macelleria nel centro di Brancaleone i militari dell’Arma hanno registrato le maggiori irregolarità di carattere igienico – sanitario, procedendo al sequestro di 143 chili di carni ed insaccati privi di tracciabilità, oltre che di 7 ovicaprini, rinvenuti nelle celle frigo: l’attività commerciale era monitorata anche perchè condotta da un soggetto sottoposto alla misura della Sorveglianza Speciale con obbligo di soggiorno ed era già stata sospesa nel mese di maggio 2021, a seguito di revoca della licenza al proprietario, il quale ora dovrà rispondere, oltre che della violazione degli obblighi inerenti la misura cui è sottoposto, anche di macellazione clandestina di animali, reato che prevede l’ammenda fino a 150.000 euro.

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