COSENZA – Nel pomeriggio di ieri, 3 maggio, il personale della Polizia di Stato ha fatto scattare la misura coercitiva che dispone il divieto di avvicinamento a carico di un quarantatreenne cosentino, incensurato, nei confronti della moglie.
Il provvedimento emesso dal GIP presso il Tribunale Ordinario di Cosenza, è stato emesso a seguito di una attività investigativa condotta dagli uomini della 3^ Sezione Reati contro la persona, reati sessuali e reati in pregiudizio di minori della Squadra Mobile, finalizzata ad accertare la condotta del soggetto che, in presenza dei figli minori, poneva in essere reiteratamente comportamenti offensivi e violenti nei confronti della donna per meri motivi di gelosia, nonché nell’aggredire la stessa con calci e pugni anche nel periodo in cui la stessa era incinta.
Per come ricostruito dagli investigatori, la cui attività è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Cosenza, l’indagato era così aggressivoda offendere il decoro e la dignità della compagna, ponendola in uno stato di sofferenza morale e psichica tale da rendere la sua vita impossibile. L’esecuzione del provvedimento impone all’indagato a non avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla donna ed in particolare alla dimora dove la stessa vive con i figli.
Il tutto si comunica nel rispetto dei diritti dell’indagato (da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile ) al fine di garantire il diritto di cronaca.
