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Il covid arretra in Calabria :-25,8% di casi in una settimana. Quarta dose non decolla

Vaccino 30

COSENZA – In Calabria, tra il 18 ed il 24 maggio, si registra una performance in miglioramento per i casi attualmente positivi per 100 mila abitanti (2.589) e si evidenzia una diminuzione dei nuovi casi (-25,8%) rispetto alla settimana precedente. È quanto emerge dal monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe, con un’analisi sull’andamento dell’epidemia che riguarda i nuovi casi, le nuove varianti, le reinfezioni, i testing, le ospedalizzazioni e i decessi. Suddivisi per provincia, i nuovi casi per 100 mila abitanti nell’ultima settimana sono stati in media 578 a Crotone (-4,2% rispetto alla settimana precedente), 329 a Catanzaro 329 (-33,9%), 278 a Cosenza (-31,5%), 260 a Reggio Calabria (-22,6%) e 149 a Vibo Valentia (-25,3%). Dal monitoraggio emerge inoltre che sono sopra la media nazionale i posti letto in area medica (18,9%) e in terapia intensiva (4,1%) occupati da pazienti affetti da Covid ma che la situazione è in netto miglioramento.

Vaccini, quarta dose non decolla. Raddoppiano scoperti dalla terza

Il monitoraggio riguarda anche i vaccini, con specifiche riferimento alle somministrazioni, ai nuovi vaccinati, alle persone non vaccinate, alla fascia 5-11 anni, le terze dosi, l’efficacia e le quarte dosi con trend di somministrazione. Per quanto riguarda la quarta dose la Calabria ha numeri estremamente bassi rispetto al resto d’Italia, con pochissime somministrazioni. Si viaggia ad una media di circa 130/140 dosi giornaliere. Nell’ultima settimana sono state somministrate in totale 493 quarte dosi (-330 dosi rispetto alla settimana precedente). Trend che  risulta positivo solo si guarda agli ultimi 30 giorni e solo sulle quarte dosi. Con un totale di 6.734 dosi somministrate (-4.457 rispetto al mese precedente) le quarte dosi sono state 2.836 (+ 1.849). 

La percentuale di popolazione over 5 anni che non ha ricevuto alcuna dose di vaccino è pari al 10,2% (media nazionale 7%), a cui aggiungere la popolazione over 5 anni temporaneamente protetta, in quanto guarita dal Covid da meno di 180 giorni, pari al 4%. La percentuale di popolazione over 5 anni che non ha ricevuto la terza dose di vaccino è pari a 11,3% (media Italia 8,5%), a cui aggiungere la popolazione over 5 anni guarita da meno di 120 giorni e che non può ricevere la terza dose nell’immediato, pari al 9,2%. Il tasso di copertura vaccinale con quarta dose (persone immunocompromesse) è del 6,5% (media Italia 30,5%). Il tasso di copertura vaccinale con quarta dose (over 80, ospiti Rsa e fragili fascia 60-79 anni) è del 3,9% (media Italia 14%). La popolazione tra i 5 e gli 11 anni che ha completato il ciclo vaccinale è pari al 40,9% (media Italia 34,6%), a cui aggiungere un ulteriore 4,1% solo con prima dose (media Italia 3,4%).

In un mese raddoppiano le persone scoperte con la terza dose che raggiungono gli oltre 4 milioni. “In meno di un mese in tutta Italia – spiega il presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta – le persone candidate a ricevere subito la dose booster sono più che raddoppiate (da 1,83 milioni il 28 aprile a oltre 4 milioni il 25 maggio) in quanto trascorsi 120 giorni dal completamento del ciclo primario o dalla guarigione dopo il ciclo primario. In tal senso, considerato l’attuale stallo della campagna vaccinale, nelle prossime settimane aumenterà ulteriormente la popolazione suscettibile, vista la limitata efficacia della vaccinazione con due dosi nei confronti della variante Omicron”. Per la quarta dose (secondo booster, per immunocompromessi, over 80, ospiti Rsa e over 60 fragili) nette le differenze regionali sulle coperture: per gli immunocompromessi dal 5,6% del Molise al 100% del Piemonte e per gli altri fragili dal 3,9% della Calabria al 30,5% del Piemonte. “Disattesi i nostri appelli e quelli delle istituzioni sulla copertura con la quarta dose delle persone vulnerabili”, afferma Gimbe. Per la fascia 5-11 anni, al 25 maggio sono state somministrate 2.575.208 dosi: 1.390.685 hanno ricevuto almeno 1 dose di vaccino (di cui 1.264.724 hanno completato il ciclo vaccinale), con un tasso di copertura nazionale al 38% con nette differenze regionali (dal 20,7% della Provincia Autonoma di Bolzano al 53,7% della Puglia.

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