CATANZARO – Ieri mattina l’ennesimo sbarco sulle coste calabresi, con un gruppo di migranti di nazionalità afgana arrivato nel reggino, a bordo di una barca a vela. Lo sbarco è avvenuto sulla spiaggia di Lazzaro, nei pressi della foce del torrente Saetta. Tra i migranti – in tutto 25 – anche 5 donne e 10 bambini. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Stazione di Lazzaro assieme alla protezione civile e alla polizia municipale di Motta San Giovanni. I migranti sono stati soccorsi dagli operatori del 118 che sono intervenuti per prestare immediata assistenza fornendo indumenti e viveri. Complessivamente, i malcapitati sono in discrete condizioni di salute. Sul luogo dello sbarco inizialmente sono stati trovati solo 16 migranti mentre gli altri, a più riprese, sono stati rintracciati per le vie di Lazzaro. I carabinieri sono alla ricerca di ulteriori immigrati che potrebbero essersi allontanati dalla zona.
“Quella dei migranti è una situazione emergenziale che richiede più attenzione da parte del Governo“. Ha dirlo è il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto “Sto spiegando al governo nazionale – ha sostenuto Occhiuto – che la Calabria è in una condizione eccezionale, non solo perché è commissariata da tanto tempo ma almeno per altre due circostanze: è la regione più sismica d’Europa e i pronto soccorso sono presìdi essenziali di protezione civile. Quindi noi abbiamo difficoltà a gestire i pronto soccorso in condizioni ordinarie nel caso di eventi avversi immaginate cosa potrebbe succedere. E’ quello che sto dicendo al governo. La seconda. In questi mesi abbiamo un altro problema che è quello dell’accoglienza dei migranti. Si sono modificate le rotte della migrazione– ha ricordato il presidente della Regione Calabria e negli ultimi mesi sono sbarcati più migranti a Roccella Ionica che a Lampedusa. E però non ci viene riconosciuta questa condizione come una condizione di emergenza, in una regione in cui la sanità è in condizione d’emergenza. Quindi sto cercando di utilizzare tutte le leve con il governo nazionale per consolidare il principio che la sanità della Calabria merita un’attenzione straordinaria anche in ragione delle peculiarità della Calabria e dei ritardi a cui – ha concluso Occhiuto – il governo attraverso i commissariamenti ha costretto i calabresi”.
