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La reliquia di sant’Antonio “cammina” in Calabria: passerà anche a Cosenza

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COSENZA – La reliquia di sant’Antonio “cammina” insieme ai pellegrini del Progetto Antonio 20-22 lungo la Calabria, all’interno di uno speciale zaino che la custodisce, e attraverserà la regione per tre settimane. Dopo il passaggio dello Stretto domenica scorsa, ieri il gruppo di camminatori ha percorso il tratto Catona – Melia, e oggi si sta dirigendo verso Melicuccà.

La staffetta di una decina di pellegrini, a cui altre persone, liberamente e anche per piccoli tratti, potranno aggregarsi senza necessità di iscrizione, toccherà nei prossimi giorni anche Palmi, Rosarno, Mileto, Vibo Valentia, Pizzo Calabro, Pizzo Calabro, San Pietro a Maida, Lamezia Terme, Martirano, Rogliano, Cosenza, Montalto Uffugo, San Marco Argentano, Tarsia, Spezzano Albanese, Castrovillari e Campotenese, da dove domenica 24 luglio partirà alla volta di Rotonda, in Basilica.

Tra i momenti significativi dell’itinerario calabrese, organizzati in collaborazione con le diocesi e le comunità parrocchiali della regione, in questa prima settimana sono da segnalare l’esposizione della reliquia che accompagna i pellegrini durante il cammino nelle chiese di Seminara, Palmi, Gioia Tauro e Rosarno, con momenti di preghiera a cui sono invitati i devoti. Si tratta di una reliquia ex ossibus di sant’Antonio, che viene consegnata di volta in volta alla comunità cristiana del paese ospitante fino alla ripartenza dei camminatori per la tappa successiva.

Di grande valenza sociale e culturale anche l’incontro dei pellegrini a Gioia Tauro con l’autorità portuale, con Nino De Masi, l’imprenditore sotto scorta minacciato dalla ‘Ndrangheta per la sua “Public company contro la mafia per creare sviluppo”, e con i migranti della Tendopoli di San Ferdinando. Molte realtà del territorio hanno contribuito validamente all’organizzazione degli eventi religiosi e culturali inseriti nel cammino.

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