Site icon quicosenza

In Calabria più di uno studente su due non ha competenze alfabetiche adeguate

Libri scuola biblioteca

COSENZA – In Calabria uno studente su due (circa il 53,2%), al terzo anno di superiori, non ha competenze alfabetiche adeguate, mentre quasi uno studente italiano su 4 si ferma al livello di competenze più basso. È quanto emerge da una ricerca pubblicata da OpenPolis che fa emergere un quadro assolutamente insufficiente sulla capacità dei ragazzi di leggere e comprendere un testo, saper esprimere e interpretare le diverse forme di comunicazione, orali o scritte. Il punteggio medio degli studenti italiani è risultato inferiore alla media Ocse, pari a 493 (calcolata come media tra gli stati Ocse, non solo europei, con dati validi in tutte le rilevazioni). Rispetto alle altre maggiori nazioni dell’Ue, il nostro paese si colloca sia al di sotto del dato tedesco che di quello francese. Rispetto ai punteggi conseguiti, il 23,3% degli studenti italiani si attesta al livello 1, il più basso. Oltre 2 punti in più rispetto ai coetanei tedeschi e francesi. In parallelo solo il 5,3% degli alunni italiani raggiunge i livelli 5 e 6, i più elevati, circa la metà di Francia (9,2%) e Germania (11,3%).

Una tendenza che, come mostrano le rilevazioni di Invalsi, è aggravata dagli ampi divari interni al nostro Paese. Annualmente, Invalsi rileva attraverso i test la quota di studenti che non hanno raggiunto un livello di competenza alfabetica sufficiente. Si tratta di un indicatore prezioso per monitorare la condizione del sistema formativo, che è per questo compreso da Istat tra gli indicatori Bes. Nel 2021 la percentuale di studenti di III superiore con competenze alfabetiche non adeguate è stata pari al 39,2%. Una quota che varia tra il 34,5% del nord, il 35,9% del centro e il 47,1% del mezzogiorno. E che mostra livelli molto diversi tra le regioni. Come detto fanalino di coda la Calabria, seguita da Campania, Sicilia e Sardegna. Male anche la Liguria e la Provincia di Bolzano. La provincia più virtuosa è invece quella di Trento, seguita dalle regioni Valle D’Aosta, Friuli Venezia Giulia e Marche.

Confrontando i risultati in italiano raggiunti in seconda elementare con quelli dei ragazzi all’ultimo anno delle superiori, si vede come in poco meno del 20% dei capoluoghi italiani il punteggio sia medio-alto in entrambi i gradi. Un altro 20% dei capoluoghi, al contrario, registra punteggi medio-bassi in entrambi i livelli. A variare nettamente è la loro distribuzione territoriale. Nel 40% dei capoluoghi del mezzogiorno punteggi medio-bassi in italiano sia alle elementari che alle superiori. Nelle città del nord-ovest, il 44% delle città registra un punteggio superiore alla mediana sia in seconda elementare che in quinta superiore. La quota scende al 22,7% nel centro e al 13,6% nel nord-est. Solo il 7,7% delle città del sud continentale e nessun capoluogo delle isole si trova nella metà alta della classifica in entrambe le rilevazioni. Un punteggio medio-basso in entrambe le rilevazioni si registra in quasi 6 città delle isole su 10, ma anche nel 31% di quelle del sud continentale. La quota scende al 22,7% nel centro e al 4,5% nel nord-est. Nessun capoluogo del nord-ovest si trova in questa situazione. In terza media, all’ultimo anno prima di approdare alle superiori, i punteggi più bassi si registrano nel crotonese (la mediana dei comuni della provincia per cui è disponibile il dato è 174,93), nell’ennese (180,82) e nel palermitano (181,92).

I contenuti dell’Osservatorio povertà educativa #conibambini sono realizzati da Openpolis con l’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Mettiamo a disposizione in formato aperto i dati utilizzati nell’articolo. Li abbiamo raccolti e trattati così da poterli analizzare in relazione con altri dataset di fonte pubblica, con l’obiettivo di creare un’unica banca dati territoriale sui servizi. Possono essere riutilizzati liberamente per analisi, iniziative di data journalism o anche per semplice consultazione. La fonte dei dati sugli apprendimenti è Invalsi.

 

Exit mobile version