RENDE – Si annunciano tempi duri per i pendolari calabresi che usano il trasporto pubblico locale. Dal mese prossimo, per spostarsi in treno bisognerà pagare molto di più. La denuncia è del Comitato pendolari Alto tirreno cosentino che si è rivolto al presidente della Regione Occhiuto, all’assessore alla Mobilità Orsomarso e al Codacons. Biglietto alla mano, il Comitato mette a confronto il costo di un abbonamento mensile di settembre con quello che invece scatterà a ottobre. Tratta di riferimento Cosenza-Praia a Mare. Se finora il prezzo è stato di 93, 40 euro, a partire dal primo ottobre salirà a 129,60 euro. Un incremento pari al 34% che, si legge nell’appello del Comitato, “va ad aggiungersi ai tanti disagi che in questo periodo pendolari, studenti e lavoratori tutti sono costretti a subire nella tratta Sapri-Paola-Cosenza con i pochi treni che tra l’altro subiscono variazioni di orario assurde e ritardi cronici proprio nelle fasce orarie protette.
Un aumento assurdo e insostenibile per le famiglie, gli studenti e lavoratori,che oltre al caro vita e caro bollette saranno costretti ad affrontare anche questo ulteriore fardello. Si è parlato tanto, nella campagna elettorale appena conclusa, di come alleviare da tali aumenti di spesa le famiglie e adottare misure idonee a ripristinare il potere di acquisto delle stesse, e solo dopo qualche giorno ci ritroviamo con un aumento del 34% del costo dei servizi del trasporto pubblico calabrese. Facciamo, dunque, appello al Presidente Occhiuto, affinché dimostri con un atto concreto ed efficace di tutelare le famiglie e gli studenti calabresi da un salasso del genere, bloccando immediatamente tali sconsiderati, insostenibili e improponibili aumenti”.
