CATANZARO – “Searching for Italy” è il programma televisivo americano, in onda sulla Cnn, condotto dall’attore Stanley Tucci. Un video pubblicato sui canali social della stessa emittente Usa – infatti – ha comunicato che uno degli episodi della stagione in corso è stato girato in Calabria.
La Calabria protagonista sulla CNN
“Stanley Tucci – calabrese doc – attore e regista statunitense, che nel corso della sua carriera ha vinto 2 Golden Globe e ricevuto una candidatura all’Oscar, ha scelto di raccontare la Calabria nella nuova stagione della serie vincitrice degli Emmy Award, Searching for Italy”. – Lo annuncia, con orgoglio, su Facebook il presidente della regione Calabria, Roberto Occhiuto-. “Le bellezze, le tradizioni e l’immancabile ospitalità dei calabresi, andranno in onda in prima visione su una delle reti televisive più importanti al mondo” – conclude il governatore -.
Il viaggio di Stanley Tucci
“Inizierà con la puntata girata in Calabria la nuova stagione di Searching for Italy – si legge in un comunicato sui social di Calabria film commission – proponendo un viaggio in Italia attraverso le tradizioni gastronomiche dei diversi territori. La scorsa estate non poteva non tornare nella sua Calabria, la terra dei nonni (originari di Marzi e di Serra San Bruno) e della madre (di Cittanova): un percorso che lo ha visto raccontare le bellezze paesaggistiche, insieme, appunto, a quelle gastronomiche, in una importante produzione, per la quale la Fondazione Calabria film commission ha garantito, insieme alle municipalità, il supporto tecnico e logistico, nella fase di preparazione”.
“La nuova stagione della serie, premiata con l’Emmy Award, si aprirà domenica 9 ottobre, alle 21:00, con la tappa calabrese, come annunciato dalla stessa Cnn in alcuni post, con foto e video, sui profili social Cnn Original Series: nel promo, sulle immagini che spaziano da Scilla a Marzi, da Pentedattilo a Tropea, la voce di Stanley Tucci invita il pubblico a seguirlo in Calabria, “un luogo dove avevo sognato di tornare sin da quando ero ragazzo”: “la mia patria ancestrale. Un luogo – conclude – in cui ogni pasto è una celebrazione. E non importa dove vai, sarai sempre accolto come in famiglia”.
