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Volontari di Legambiente ripuliscono tre luoghi simbolo di Rossano

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CORIGLIANO-ROSSANO – “Puliamo il Mondo è il più grande appuntamento di volontariato ambientale del Mondo. Centinaia di migliaia di persone in tutta Italia ogni anno, al lavoro per ripulire dai rifiuti
abbandonati strade e piazze, angoli delle città, parchi urbani, ma anche sponde di fiumi e
spiagge. Quest’anno, dopo le tante segnalazioni che riguardano le aree intorno alle fontane presso
cui i Rossanesi si approvvigionano di acqua fresca, abbiamo scelto di ripulire 3 punti
principali. La fontana di Piazza G. Noce, la fontana in Contrada Pantasima, e quella di
Contrada Piana dei Venti. Mai e poi mai ci saremmo aspettati di trovare lo spettacolo indecoroso, indecente, inammissibile, deplorevole… vergognoso! Un elenco random e non esaustivo: tappi di bottiglie, anelli di bottiglie, bottiglie di plastica vuote, damigiane di plastica, damigiane di vetro spaccate, una quantità indefinita di bottiglie di vetro ( birra ), un passeggino, imballaggi di cibo, microplastiche ormai interrate, difficilissime da ripulire. Ad un certo punto abbiamo smesso di contare i rifiuti, e i sacchi che man mano chiudevamo. Ma è normale trovarsi di fronte ad aspirapolveri, vestiario di varia tipologia, confezioni integre di cibo, in alcuni casi confezioni AIUTO UE, mascherine FFP2 e chirurgiche, materiali inerti, buttati lì ? E non è assolutamente possibile che non sia opera dell’uomo. E’ proprio opera umana, divisa in due tipologie: chi scambia l’area antistante la fontana come luogo di bivacco, e chi va a prendere l’acqua e decide, consapevolmente, di buttare lì i rifiuti. Ma a noi non risulta che le fontane siano discariche autorizzate!

Abbiamo incontrato dei turisti tedeschi, che ci hanno regalato dei guanti piu’ resistenti e ci chiedevano, indicando le postazioni della raccolta differenziata presenti nel piazzale “ Ma perchè la gente non butta la spazzatura in quei box lì?” Perché siamo brutte persone. Ecco perché. In Contrada Piana dei Venti, i cestini della raccolta posizionati accanto alla fontana, sono stati bruciati. Quindi, spazzatura nel bosco e spazzatura bruciata. Non è necessario sottolineare ancora una volta che il quadro rifiuti è di quelli che fanno gridare all’ennesima emergenza. L’ennesima saturazione della discarica di Bucita è un edema che si ripresenta, ciclicamente. L’inciviltà dei cittadini viaggia di pari passo con un problema culturale, di atti gravissimi ai danni dell’ambiente, e offensivi nei confronti di tutti i cittadini corretti. All’emergenza rifiuti e all’emergenza maleducazione è necessario dichiarare tolleranza zero. Con l’uso dell’installazione delle telecamere nei luoghi piu’  appetibili a chi non ha nessuna intenzione di preservare l’ambiente. Sappiamo che non basterà. E’ necessario che il Comune attivi tavoli di confronto con le Associazioni e gli Enti preposti, finalizzati ad un nuovo sistema di conferimento”.

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