Site icon quicosenza

“Una montagna di salute”, la bellezza della Sila per curare il corpo e lo spirito

Una montagna di salute CAI Cosenza 01

COSENZA – La salute è un insieme di fattori genetici, ambientali e di un corretto stile di vita, da costruire giorno dopo giorno, passo dopo passo. In questa logica si è inserita l’iniziativa nazionale “Una montagna di salute”, giunta alla 2^ edizione e promossa dalla Commissione Centrale Medica del CAI. Domenica scorsa, 9 ottobre si è svolta in diverse località montane d’Italia ad opera delle commissioni mediche regionali e anche in provincia di Cosenza.

L’evento, strettamente correlato al goal 3 dell’agenda 2030, target “salute e benessere”, mira a diffondere la cultura del camminare, nello specifico nei percorsi montani, come importante attivatore di benessere fisico, incidendo sull’ossigenazione del sangue, sul tono muscolare ed osseo, sul metabolismo e sulla sfera  psicologica. Attraversare a piedi un ecosistema montano fornisce stimoli visivi, olfattivi e tattili che svolgono funzione antidepressiva e rigenerante, se poi l’escursione è svolta in buona compagnia a tutto vantaggio della socialità e degli scambi relazionali.

Abbracciando gli obiettivi dell’ASvis (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile), le sezioni locali del CAI si sono attivate per organizzare percorsi che fossero di facile accessibilità e fornissero ad ogni partecipante il giusto stimolo per migliorare il proprio stile di vita avvicinandosi all’ambiente montano.

Per la sezione del CAI Cosenza, l’itinerario, guidato dai direttori d’escursione Franco Romano e Gianstefano Verrina, si è snodato sui sentieri CAI 419 e 416 con partenza da Botte Donato località Croce di Grimoli ed arrivo a Lorica, per un totale di circa 8km.

L’iniziativa ha dato modo ai circa 40 partecipanti di attraversare, con un facile percorso in discesa, gli splendidi boschi di faggi e conifere dell’altopiano silano, e di godere in anteprima dello spettacolo del foliage e dei profumi del bosco autunnale. Obiettivo benessere raggiunto per i 40 escursionisti; nella prospettiva di riuscire ad incidere, a lungo raggio, su abitudini e stili di vita, ricordando che il benessere individuale è strettamente correlato a quello dell’intera comunità.

Exit mobile version