ROMA – Annullare il bando sulla “Rigenerazione urbana” , riscrivendolo tutto. La richiesta arriva dall’Unione nazionale Comuni Comunità Enti montani, che evidenzia il forte dibattito che si è aperto dopo la pubblicazione della graduatoria del bando realtivo ai Comuni fino a 15mila abitanti, tra gli Enti locali e anche sui media, relativo alle “dimensioni territoriali” delle misure di investimento statali e in particolare del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza Il tema è “centrale per il Paese, per il nuovo Governo e per il nuovo Parlamento”, visto che “non vi è crescita e uscita dalle crisi senza territori più uniti e più coesi”.
Con l’uso dell’Indice di vulnerabilità sociale e materiale preso come parametro per la graduatoria o altri parametri dati dai bilanci dei Comuni, “non si premia il merito dei progetti – afferma il presidente Marco Bussone. – Si fanno graduatorie finte e distorte, che fanno male ai sindaci e alle comunità. Finanziare così, in quel modo, non ci serve. Crea solo polemiche, genera arrabbiatura contro Stato e Ministeri, contrappone i sindaci”.
“L’assegnazione delle risorse è da rifare in modo efficace e rispettosa dei territori, delle esigenze delle dimensioni territoriali per una vera ‘rigenerazione urbana’ nei Comuni con meno di 15mila abitanti. Non servono al Paese le separazioni generate tra chi ha o meno risorse per investimenti. Si riscriva tutto – conclude Bussone – e si faccia più attenzione alle geografie nella piena attuazione del Pnrr e nella assegnazione di altre risorse. Alle polemiche sostituiamo impegno civico per rigenerare unità nel Paese”.
