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Sottosegretari: fuori Mangialavori, Wanda Ferro all’Interno, Maria Tripodi agli Esteri

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ROMA – A nulla è servito il pressing andato avanti per tutta la giornata di ieri da parte degli Azzurri calabresi. Al contrario, le numerose note stampa con cui il presidente della Regione Roberto Occhiuto, i neoparlamentari e gli assessori regionali di Forza Italia chiedevano a gran voce la nomina di Giuseppe Mangialavori a sottosegretario, secondo alcune indiscrezioni avrebbe finito con l’indispettire il presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Alla fine, il nome del politico vibonese è rimasto fuori dalla listi dei sottosegretari. A rappresentare la Calabria nel Governo ci saranno due donne: Wanda Ferro, esponente di Fratelli d’Italia, è stata nominata sottosegretaria all’Interno. L’ex parlamentare Maria Tripodi, prima dei non eletti al Senato dopo Mario Occhiuto, rivestirà la carica di sottosegretario agli Esteri. Di seguito, l’elenco completo:

Esteri: Giorgio Silli e Maria Tripodi; agli Interni: Emanuele Prisco, Wanda Ferro Nicola Molteni; Giustizia: Andrea Delmastro Delle Vedove, Andrea Ostellari. Difesa: Isabella Rauti e Matteo Perego; Economia: Lucia Albano, Federico Freni e Sandra Savino; Mise: Fausta Bergamotto, Massimo Bitonci. Mite: Claudio Barbaro. Agricoltura: Patrizio La Pietra e Luigi D’Eramo; Infrastrutture e trasporti: Tullio Ferrante. Lavoro e politiche sociali: Claudio Durigon; Istruzione: Paola Frassinetti. Università e ricerca: Augusta Montaruli. Cultura: Gianmarco Mazzi Lucia Borgonzoni e Vittorio Sgarbi. Salute: Marcello Gemmato. Rapporti con il Parlamento: Giuseppina Castiello e Matilde Siracusano. Sottosegretari alla presidenza del Consiglio: Alessio Butti (Innovazione) Giovanbattista Fazzolari (Attuazione del programma) Alberto Barachini (Editoria) Alessandro Morelli (Cipe).

 

Pochi minuti dopo l’ufficializzazione dei nomi, il presidente della Regione Roberto Occhiuto, ha pubblicato un messaggio su twitter. Ecco il testo:

“Buon lavoro a tutti i sottosegretari del governo Meloni.
Un in bocca al lupo particolare agli esponenti calabresi all’interno dell’esecutivo.
A questo elenco manca un nome, quello di Giuseppe Mangialavori, escluso ingiustamente per una vicenda surreale.
Ne sono davvero dispiaciuto”.

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