CATANZARO – Non ci sono state risposte per i lavoratori Simet, stretti nella morsa dell’incertezza. L’incontro in Regione infatti, è stato per lo più ricognitivo e il dott. Roberto Cosentino, dirigente generale del Dipartimento, insieme con l’ing. Giuseppe Pavone, Dirigente del Settore Trasporti, si sono riservati di notiziare il presidente Occhiuto sulle informazioni e sugli elementi raccolti durante l’incontro, per consentire al capo dell’Amministrazione regionale di assumere iniziative.
“Dal canto nostro – spiegano i rappresentanti sindacail di Faisa Cisal Cosenza a Calabria – abbiamo osservato come le imprese del tpl, anche interregionale, siano state destinatarie delle risorse elargite dallo Stato a titolo di ristori connessi al periodo Covid-19 e come, durante la pandemia, i dipendenti siano stati assistiti dall’Inps, in termini salariali, a seguito del ricorso di Simet allo strumento degli ammortizzatori sociali”.
“Tanto al fine di evidenziare ulteriormente l’importanza che le misure che si intenderanno porre in essere siano focalizzate sui dipendenti, neo disoccupati, che auspichiamo facciano immediato rientro nel mondo del lavoro, anche al di là di Simet, la quale è ancora debitrice nei confronti di molti dei lavoratori licenziati. L’Impresa, infatti, non ha loro elargito il tfr e, per motivi quasi certamente connessi alla gestione della relativa pratica da parte aziendale, a tutt’oggi gli “ex Simet” attendono anche la liquidazione delle somme dovutegli a titolo di cassintegrazione. Una situazione insostenibile, che deve essere al più presto affrontata con determinazione, senza mai perdere di mira l’unico obiettivo che con forza ribadiamo: la ricollocazione dei dipendenti licenziati da Simet. Attendiamo l’evoluzione della vertenza e, in particolare, di appurare le scelte che il governatore della Calabria vorrà fare per dare una mano concreta ai lavoratori e alle lavoratrici che solo il lavoro potrà riscattare”.
