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Amantea da record, l’albero di Natale ‘vivente’ più alto d’Italia

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AMANTEA (CS) – Un programma ricco di eventi quello che si prepara a vivere il centro tirrenico di Amantea per il Natale, realizzato in tempo record, dove la prerogativa fondamentale è stata la collaborazione e l’associazionismo. Per la prima volta il Parco della Grotta, si trasformerà in un luogo magico. Protagonista indiscusso l’abero di Natale vivente più alto d’Italia che sarà inaugurato il giorno della Festa dell’Immacolata alle 16.30. L’amministrazione comunale, Pro Loco Amantea e Urban Hub Amantea si sono prodigati in un lavoro enorme e faticoso, per far sì che l’evento risultasse all’altezza delle aspettative. L’albero, un’araucuria, che è lì da decenni, sfiora i 40 metri di altezza ed è largo 18 metri ed è stato segnalato al Guinness Word Record. Con la sua valorizzazione e inaugurazione partirà poi un programma di eventi ricchissimo, tra mercatini natalizi, percorsi gastronomici, musica e ovviamente il presepe vivente fino a gennaio, tra il centro e Campora San Giovanni.

Soddisfazione è stata espressa dal sindaco Vincenzo Pellegrino, e dal consigliere delegato al Turismo, Salvatore John Campanella: «Una mole di lavoro, quello che abbiamo svolto, fatto di riunioni, incontri e forum – spiega Campanella -. Un mix di collaborazione e socialità, che restituisce tutto il buono che Amantea sa dare nei momenti decisivi. Il ringraziamento va a tutti quelli che hanno reso fattibile il sogno del Natale e sostenuto la voglia di ripartenza, con convinta e gratuita collaborazione».

«Il ricco calendario che realizzeremo nel periodo natalizio – spiega il sindaco – è il frutto della insostituibile collaborazione delle tante meritorie associazioni della città, con le quali l’amministrazione comunale ha stabilito un rapporto virtuoso. Abbiamo trovato grandissima disponibilità e forte motivazione a realizzare un cartellone di grandi eventi e soprattutto a promuovere una città che ha voglia di rinascere e riprendere il posto che merita nella nostra regione».

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