Un omaggio ai cosentini, ai tifosi, alla famiglia Marulla ma soprattutto al grande bomber del Cosenza Calcio. Il figlio Kevin: “grato a tutti quelli che hanno contribuito alla realizzazione di queste opere”.
COSENZA – Ieri è stato inaugurato il secondo murales che l’Amministrazione comunale di Palazzo dei Bruzi ha voluto far realizzare e dedicare alla memoria di Gigi Marulla, scomparso lo scorso 19 luglio. Due opere, l’una vicina all’altra, in una sequenza continuativa che, ha detto il sindaco Occhiuto “vedra’ diventare questa stessa parete prima del ponte Mancini la “parete dei campioni”. “La figurina lasciata vuota dall’artista Favelli ha un senso sottile, mentre la raffigurazione accanto, diretta, esplicita, creata da Lucamaleonte, ha davvero il sorriso che mio padre avrebbe se ancora fosse in vita, guardando quello spazio vuoto“. Queste le parole del figlio di Gigi, Kevin Marulla, che ieri ha di fatto abbassato i toni delle polemiche di qualche settimana sull’ opera di Favelli che aveva suscitato un dibattito in quanto, secondo alcuni, la sua opera era troppo concettuale, mancante di quell’impatto visivo che i tifosi, subito dopo l’improvvisa scomparsa di Gigi Marulla chiedevano a gran voce. Per questo motivo era stato integrato successivamente con la scritta gigante “Gigi Marulla”, nell’ottica di una condivisione popolare.
Ieri il sindaco Mario Occhiuto, davanti a giornalisti, a esponenti della tifoseria ed al presidente del Cosenza calcio, Eugenio Guarascio, ha voluto far conoscere ufficialmente alla citta’ il secondo murale per Gigi, nel segno di un impegno istituzionale che non si ferma. L’opera e’ firmata dall’artista Lucamaleonte, gia’ autore del noto murale dedicato a Francesco Totti su un palazzo di Roma. E se l’opera precedente dedicata a Marulla e’ un rimando all’assenza che pesa, questa invece e’ la presenza che ci sara’ sempre: il bomber e’ di spalle, col numero 9 della maglia rossoblu’ in posa su chi osserva e guarda di sbieco con quel sorriso leggero che andava oltre i veleni del calcio e della vita, appoggiando gli occhi divertiti sul murales li’ a fianco.
L’artista Lucamaleonte, nickname di chi si e’ auto formato arrivando a diventare un nome internazionale della Street art (e’ stato ad esempio fra gli invitati da Banksy al Can Festival di Londra), in due giorni di lavoro a Cosenza ha saputo cogliere, naturalmente anche in base al momento emotivo della collettivita’, a quella morte inaccettata e a quanto successo per il murales precedente, gli aspetti di un contesto che lo hanno condotto qui a scrivere la continuazione di una storia piuttosto che a dipingere un semplice ritratto.
“Lo dovevamo a Marulla – ha detto Occhiuto – non solo come campione dello sport ma come uomo. Era seguito dai giovani e amato a cominciare proprio dai suoi comportamenti. Nel nome di Gigi iniziamo quindi a mettere i tasselli su questa parete che sara’ tutta dipinta in ricordo di grandi campioni“. Emozionato Kevin Marulla: “Sono grato a tutti quelli che hanno contribuito alla realizzazione di queste opere. – ha affermato il team manager del Cosenza – Cio’ che voglio continuare a far conoscere alla gente di mio padre e’ un punto di vista non specificamente sportivo. Mio padre e’ rimasto sempre il ragazzino semplice che era da piccolo a Stilo, nel suo paese, un uomo carico di valori. A tratti era in imbarazzo quando qualcuno gli faceva notare la sua grandezza. Con la sua figura vorrei che si stemperassero i toni di uno sport, questo calcio, che ha necessita’ di prendere una virata verso i veri valori“.
