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Celico: carabiniere assolto dall’accusa di violenza e falso ai danni di un medico

Tribunale Cosenza05 7

COSENZA – Il Tribunale Penale di Cosenza, in composizione Monocratica – diudice dott.ssa Urania Granata – nella tarda serata di ieri, ha emesso la sentenza assolutoria perchè “il fatto contestato non sussiste” in conclusione del processo a carico di Maurizio G., difeso dall’avv. Pierluigi Pugliese, all’epoca dei fatti, risalenti al gennaio del 2018, Carabiniere in servizio con il grado di appuntato scelto presso la Stazione di Celico.

L’imputato era accusato dei gravissimi reati di violenza ai danni di un Pubblico Ufficiale ed in particolare nei confronti di un medico del servizio di Continuità Assistenziale, al fine di costringerlo, secondo l’accusa, a rilasciare una certificazione sanitaria non veritiera e di falso in atto pubblico fidefaciente in concorso.  Il primo, presuntivamente, aggravato dalla “minorata difesa”.

All’esito di lunga ed articolata istruttoria dibattimentale, il Tribunale di Cosenza, accogliendo le istanze della difesa e le argomentazioni esposte dall’imputato, il quale ha chiesto di essere sottoposto ad esame ed ha rilasciato dettagliate dichiarazioni spontanee, ha assolto il militare da tutte le contestazioni, attestando, quindi, correttezza e liceità della condotta posta in essere dallo stesso al momento dei fatti. L’accusa aveva chiesto la condanna alla pena di 3 anni e 7 mesi di reclusione, riservando il deposito delle motivazioni in giorni 90.

Grande soddisfazione è stata espressa dall’avv. Pierluigi Pugliese per il risultato conseguito che “sulla base delle emergenze e risultanze acquisite nel contraddittorio delle parti ed in ossequio al principio della oralità del dibattimento, decreta, per un verso, la fine di un incubo durato quasi 5 anni ed iniziato, finanche, con l’applicazione di misura cautelare, e attesta l’esemplarità e linearità del comportamento tenuto dall’appartenente, da più di 30 anni e sempre con note personali di eccellenza, alla Benemerita Arma dei Carabinieri”.

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