COSENZA – Se gli Stati Uniti e il Canada sono alle prese con un’ondata di gelo record (in alcune aree interne del Wyoming il termometro è crollato fino a -57 gradi), con il Natale più freddo degli ultimi 40 anni, in mezza Europa (Italia compresa) da giorni abbiamo riposto sciarpe e cappelli nell’armadio e vissuto un Natale insolitamente caldo e mite, dominato dall’anticiclone di matrice sub-tropicale con tepori praticamente primeverili.
In Sila la neve resta un miraggio
In Calabria, dove l’inverno non è mai partito e le temperature, nel giorno di Natale e Santo Stefano hanno toccato valori superiori ai 20 gradi, l’anticiclone africano continua ad essere l’assoluto protagonista, garantendo anche per questi scampoli del 2022 e i primi giorni del nuovo anno, un clima insolitamente mite. A risentirne sono anche le nostre montagne. In Sila sciare sembra quasi un miraggio e non c’è traccia di neve. Fatta eccezione per qualche fugace apparizione a fine novembre, anche le vette più alte del comprensorio silano presentano un paesaggio praticamente autunnale. Non solo non c’è neve, ma non fa neanche freddo, visto che nelle ore diurne il temometro è costantemente sopra i 10 gradi anche oltre i 1.000 metri di quota. Temperature fuori controllo e segno sempre più evidente del cambiamento climatico con il quale dobbiamo prendere consapevolezza e fare i conti da qui al futuro.
Le previsioni per Capodanno: sole e temperature miti
Dunque, chi sognava una notte di San Silvestro bianca dovrà attendere ancora, visto che le previsioni non lasciano speranze di possibili irruzioni fredde almeno per un’altra decina di giorni. Anzi, proprio nel week-end di Capodanno, l’anticiclone africano tornerà alla carica con afflusso di aria ancora più mite. Una possibile inversione di tendenza potrebbe concretizzarsi solo con l’arrivo dell’Epifania.
