Domani alle 20.30 presso la Casa della Musica avrà luogo il concerto del Dipartimento di Musica antica del Conservatorio di Cosenza.
COSENZA – Nel corso della serata ascolteremo del violinista e compositore fiorentino Antonio Veracini (1659-1733) la Sonata op I n. 1 (Largo, Vivace, Largo, Allegro) e la Sonata op. I n. 8 (Grave, Vivace, Largo, vivace), entrambe a 2 violini, violoncello e basso continuo. Il programma propone inoltre due sinfonie del clavicembalista e maestro di cappella fiorentino Pietro Sammartini (1636-1701): op. II, n. 1 (Adagio, Canzona, Adagio, Giga) e n. 5 (Adagio, Fuga, Aria, Alemanda, Salterello), entrambe a due violini, violoncello e basso continuo. Il ricco e variegato programma prevede anche due scene dalla Festa teatrale Ercole in Tebe, rappresentata a Firenze nel 1661 su libretto di Giovanni Andrea Moniglia (1624-1700) e musica di Jacopo Melani (1623- 1676), in occasione delle nozze di Cosimo III di Toscana e Margherita Luisa d’Orléans. Si ascolterà la scena di Megara (atto I, scena 5), la scena di Iride (atto II, scena 13) e la scena di Iole (atto IV, scena 5).
Infine, del compositore aretino Antonio Cesti (1623-1669) verrà eseguita la Cantata “Non si parli più d’amore” per soprano, 2 violini e basso continuo. Sul palcoscenico della Casa della Musica si alterneranno docenti e studenti del Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio di Cosenza. Soprano, Anna Simboli; Violino e direttore: Alessandro Ciccolini; Violino, Domenico Scicchitano; Violoncello, Antonio Pellegrino; Violoncello, Marco Ceccato; Clavicembalo, Rosanna Posarelli; Clavicembalo: Fiorenzo Auteri. Un programma dunque estremamente raffinato e avvincente che svela una fetta viva e sorprendente della grande stagione barocca toscana.
