I rossoblu hanno la terza migliore difesa del torneo. Merito di una retroguardia granitica e del suo numero 1, che a suon di grandi parate ha fatto dimenticare l’addio di Ravaglia: “Il gruppo è la nostra vera forza. A Pagani per vincere”
COSENZA – I numeri si sa non sbagliano mai… e nel calcio valgono più di qualsiasi considerazione o giudizio. I numeri sono quelli che alla fine ti fanno vincere o perdere e che decidono il tuo campionato. E arrivati a metà del girone di andata, analizziamoli i numeri del Cosenza dopo le prime 8 giornate: i rossoblu dopo il successo di 2 giorni fa contro il Matera con 13 punti in classifica occupano il 5’ posto frutto di 3 vittorie che portano la firma di un solo attaccante (Andrea La Mantia), tutte arrivate ne secondi tempi e tutte in zona cesarini. I pareggi sono 4, di cui 3 esterni ed uno interno contro l’Akragas alla seconda giornata. Una sola sconfitta sul groppone nella sciagurata gara contro il Messina.
Per quanto riguarda lo score sotto porta, il piatto piange: il Cosenza in 8 partite ha realizzato solo 6 reti (peggio hanno fatto solo il Catanzaro con 5 e il Matera con 3). In una sola circostanza il Cosenza è riuscito a segnare due goal in una sola partita, vittoria interna per 2 a 1 contro la Casertana. Ma se l’attacco latita la difesa, così come avvenuto lo scorso anno, è il vero punto di forza dei lupi. Un retroguardia granitica capace di subire solo 5 reti (2 a Messina, 1 dalla Casertana, 1 dal Catanzaro e 1 dalla Juve Stabia). Meglio del Cosenza solo la sorprendente capolista Messina con appena 3 reti subite e la Casertana con 4. Il merito di una difesa solida e attenta va equamente diviso tra difensori, con Luca Tedeschi a giganteggiare su tutti, e portiere. Le parate di Pietro Perina, infatti, in diverse circostanze hanno salvato la “baracca” rossoblu. Il 23enne portiere pugliese sta dimostrando che il Cosenza ha fatto benissimo a puntare su di Perina e lui sta ripagando la fiducia, con prestazioni di livello. Non era per nulla facile prendere il posto di Ravaglia, ma il buon Pietro ci sta riuscendo alla grandissima.
Il portiere rossoblu in allenamento. Foto Cosenza Calcio
E l’estremo difensore rossoblu, in sala stampa, è tornato alla gara vinta contro il Matera ha parlato del suo momento e si è proiettato alla prossima gara di sabato contro la Paganese: “giocavamo contro l’ultima della classe ma in verità il Matera è una squadra da play-off e si è visto in campo. Il Cosenza ha disputato una grande gara e pur soffrendo molto, è riuscito a portare a casa 3 punti importantissimi. Il nostro miglior attacco è la difesa? Abbiamo un retroguardia compatta e coesa. Quando c’è un errore i compagni sono sempre pronti ad aiutare chi è in difficoltà. Ad esempio a Catania quando ho sbagliato l’uscita, Blondett è stato bravissimo a salvare sulla linea, ma anche Tedeschi in altre circostanze… ci aiutiamo tutti e questo per me è molto importante. Più decisive le mie parate o i gol di La Mantia? Sicuramente i suoi gol, le mie prestazioni diciamo che servono a mantenere il risultato invariato. Mi sento bene, sto lavorando tantissimo e un grazie va anche a Mister Orlandi (il preparatore dei portieri ndr.) che cerca di consigliarmi sempre al meglio e questo mi aiuta molto. Dopo Melfi lo scorso anno, questo è il secondo anno che gioco titolare e con continuità. Voglio continuare così e cerco di vivermi al massimo le esperienze. Quando il direttore Meluso mi ha chiesto di vestire la casacca rossoblu non ci ho pensato due volte. Cosenza è una piazza bellissima che ti da stimoli. Poi abbiamo un grande gruppo, tutti affiatati e questa è la nostra vera forza”. Paganese avversario ostico da non sottovalutare. “Una squadra forte e compatta sopratutto in attacco dove hanno calciatori di esperienza. In casa poi si fanno rispettare, hanno battuto anche il Foggia, quindi massima attenzione anche se noi andremo lì per prendere i tre punti”.
