REGGIO CALABRIA – Franco Corbelli ha scritto una lettera aperta a Beppe Grillo che domani, con il suo “Tsunami Tour”,
farà visita alla Calabria.
“Sono 20 anni che, dalla Calabria, Diritti Civili combatte quotidianamente una battaglia di giustizia, di solidarieta’, di rinnovamento, contro la casta e i privilegi”. Il responsabile di Diritti Civili parte da una affermazione fatta da Grillo in Sicilia in occasione delle ultime elezioni regionali(“la Calabria e’ una regione che, a differenza delle altre, non ha capito di cosa sto parlando, di quello che sta succedendo in Italia, dell’importanza delle battaglie del Movimento 5 Stelle”) per affermare e precisare che “la Calabria non e’ che non ha capito, non vuole capire quello che e’ successo in Italia con il pessimo Governo Monti-Fornero (sostenuto dalla triade Pdl-Pd-Udc) che ha tolto ai poveri per dare ai ricchi, alle grandi banche (come dimostra lo scandalo del Monte dei Paschi di Siena), ai grandi gruppi industriali, alle potenti lobby. La Calabria non vuole reagire, preferisce questo sistema di potere basato sulla clientela, sui favoritismi, sulla raccomandazione. La Calabria, come al solito e’ una regione che va in controtendenza. E’ ( forse) l’unica regione infatti dove non e’ ancora arrivato il vento impetuoso del cambiamento e dell’antipolitica, dove sembra che in Italia non e’ successo e non stia succedendo nulla, con i maggiori partiti tradizionali calabresi egemoni e assolutamente non penalizzati dal calo di consensi. Questo grazie al consolidato sistema clientelare, al voto di scambio e alle promesse elettorali dei vari politici che (tranne pochissime eccezioni) sfruttando la poverta’, la disperazione, il bisogno dei calabresi mantengono intatto e anzi accrescono il loro potere e consenso elettorale. Per questo -dice ancora Corbelli – concordo con l’affermazione (sulla Calabria) di Grillo che ricordo nel 2011 ha sostenuto, sul suo blog (aiutando Diritti Civili a raccogliere piu’ di 12mila firme da oltre 60 Nazioni di tutti i cinque Continenti), la nostra grande battaglia per salvare Kate Omoregbe, la ragazza nigeriana, di fede cristiana, che se fosse stata espulsa dall’Italia avrebbe rischiato di essere lapidata e uccisa nel suo Paese per il suo rifiuto di sposare un uomo(un musulmano) molto piu’ grande di lei (che non amava e che l’aveva anche violentata) e per il suo rifiuto di convertirsi alla religione islamica. A Grillo ricordo che da 20 anni Diritti Civili (oltre a promuovere innumerevoli iniziative umanitarie e di solidarieta’ nazionali e internazionali e grandi battaglie civili e di giustizia), combatte, in solitudine, contro questo sistema di potere politico-clientelare, paramafioso. Ho invitato i calabresi alla ribellione, allo scatto d’orgoglio, ho, piu’ volte in diverse consultazioni elettorali, offerto loro una alternativa alla nefasta partitocrazia. Ho anticipato il grillismo da molti anni. Nel 2000 sono stato candidato, con Diritti Civili, alla presidenza della Regione Calabria, contro i candidati presidenti del centrodestra e del centrosinistra. Nel 2004 sono stato candidato, con Diritti Civili, alla presidenza della Provincia di Cosenza, sempre contro i due Poli, raggiungendo il quorum e ottenendo un seggio in consiglio provinciale, dove sono stato eletto consigliere. Per 5 anni ho devoluto la indennita’ di consigliere provinciale (1200 euro al mese) per finanziare decine di iniziative umanitarie e di solidarieta’ in Calabria, in Italia e all’estero. Ho finanche rinunciato ai soldi del Gruppo Diritti Civili (6700 euro) che, alla fine del mandato elettorale, ho lasciato alla Provincia, chiedendo che venissero destinati ad iniziative a favore dell’Africa. Purtroppo anche questo non e’ bastato per scuotere le coscienze dei calabresi, per renderli liberi e protagonisti del loro destino. Auguro a Beppe Grillo (che non e’ ne’ un demagogo, ne’ un populista, ne’ certamente rappresenta l’antipolitica, ma incarna semplicemente il sentimento popolare di rabbia, ribellione e indignazione nei confronti del Governo Monti-Fornero, della partitocrazia, della casta, dei privilegi, che ha il coraggio di schierarsi contro i poteri forti di questo Paese, con le sue denunce e scomode verita’ sui veri grandi scandali italiani) di avere migliore fortuna, di riuscire ad abbattere questo sistema clientelare e di potere che tiene la Calabria prigioniera, emarginata, arretrata e sottosviluppata. Ci aiuti Grillo a liberare la Calabria da questa cappa che l’opprime”.
