VIBO VALENTIA – Con l’accusa di violazione della sorveglianza speciale, il gup di Vibo Valentia, Gabriella Lupoli, ha rinviato a giudizio Pantaleone Mancuso,
66 anni, ritenuto, e gia’ per questo definitivamente condannato, il boss dell’omonimo clan della ‘ndrangheta di Limbadi, fra i piu’ potenti in Calabria. Due le violazioni della sorveglianza per le quali gup, riunendole in un’unica contestazione, ha mandato a giudizio l’imputato.
processo a carico di Mancuso si aprira’ il 14 marzo prossimo dinanzi al Tribunale monocratico di Vibo, data in cui era gia’ prevista un’altra udienza per un altro dibattimento in corso, sempre per violazione della sorveglianza, a carico dellostesso imputato.
Tutte le contestazioni sono state quindi riunite in un unico processo, in accoglimento della richiesta del pm Alessandro Pesce. Pantaleone Mancuso, difeso dagli avvocati Francesco Stilo e Giuseppe Di Renzo, era stato arrestato nell’ottobre scorso poiche’ notato dalle forze dell’ordine accompagnarsi ad alcuni pregiudicati. Gia’ definitivamente condannato a 7 anni e sei mesi per associazione mafiosa, attualmente Mancuso e’ imputato in altri due processi di mafia denominati “Minosse 2” e “Genesi”.
