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‘Grande Sud’ la novità della campagna elettorale

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CATANZARO – “L’unico baluardo meridionale”. Ad affermarlo è il Coordinamento regionale di Grande Sud Calabria, secondo cui “è indispensabile

 

puntare sul Meridione per superare la fase di recessione che sta piegando l’Italia”. Serve, si legge, “un “Piano crescita” da contestualizzare in una dimensione europea che metta in campo tutte le risorse disponibili e dia priorità alle infrastrutture, al fine di colmare il principale problema dei cittadini e delle imprese del Sud, quello dell’accessibilità al territorio”. Il gruppo regionale di Grande Sud Calabria presenta la propria piattaforma politica partendo dai dati che indicano tutto il dramma di una fetta importante del Paese stretta nella morsa di un Pil che, negli ultimi 5 anni, è sceso di 6 punti. “Nasce così – spiega Grande Sud – la proposta di Grande Sud Calabria che lancia il proprio Piano “partendo da un migliore utilizzo dei fondi strutturali ancora disponibili nell’attuale programmazione, tracciando le linee programmatiche per i fondi 2014-2020. Questo – avverte il movimento – dovrà camminare insieme agli investimenti e agli altri fondi Ue”. Da qui al 2020, “il 70% della nuova crescita sarà concentrata nelle economie emergenti. Nel Sud esistono segnali di vitalità sull’export, cresciuto proporzionalmente più che al Nord e con un interscambio del 12.4 con l’area del Mediterraneo rispetto al 5.9 del Nord”. Ma esistono ancora molti freni legati anche all’insufficienza del sistema delle infrastrutture: “Nel Meridione vi sono meno di 1/3 delle linee ferroviarie italiane, solo 1/4 di quelle a doppio binario e 1/6 dell’alta velocita’. Lo sviluppo d’infrastrutture adeguate risulta quindi nevralgico nella strategia per la crescita e la deindustrializzazione. Bisogna agire con progetti precisi e tempestivi valorizzando il Porto di Gioia Tauro (già finanziato dalla Ue) quale porta d’ingresso del Sud finora utilizzato per smistare container”. Inoltre, Grande Sud vuole costituire “un elenco d’imprese calabresi al cento per cento. Un forte segnale perchè la Calabria non è terra di conquista ma d’investimento, e di pianificata produzione. Grande Sud portera’ al Governo le istanze delle industrie calabresi, chiedendo uno “special ticket” costituito da sgravi fiscali, rivisitazione dell’accesso al credito attraverso l’intervento governativo e  agevolazioni per l’assunzione dei giovani”.

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