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Ponte sullo Stretto, Legambiente: “Puntiamo sugli aliscafi”

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CATANZARO – Investire sui traghetti e non sul cemento.

Questo l’appello di Legambiente che in una nota denuncia “il totale fallimento del progetto Ponte dimostra definitivamente la bontà delle ragioni degli ambientalisti. Un’opera dal costo spropositato, che non avrebbe garantito alcun miglioramento del sistema dei trasporti a fronte di un colossale spreco di risorse, senza considerare l’elevatissimo rischio tecnico nel realizzare un’infrastruttura azzardata (non sono mai stati sciolti i dubbi già rilevati dalla commissione Via) in un area sismica. Ma quel che piu’ conta è che sarà cosi’ salvaguardato il valore naturalistico e paesaggistico di una delle aree più belle del nostro Paese”. A dichiararlo è Francesco Falcone, presidente di Legambiente Calabria.

 

L’associazione ambientalista lancia la così la sua proposta. “Messa in soffitta l’insana idea del Ponte sullo Stretto – dichiara Giuseppe Toscano, direttore di Legambiente Calabria – occorre adesso rilanciare il trasporto pubblico locale. La vita dei pendolari tra le due sponde dello Stretto è resa impossibile dalle carenze del trasporto marittimo veloce. Una gestione paradossale che ha abbandonato al proprio destino i collegamenti locali: per mancanza di fondi si potrebbe addirittura arrivare alla interruzione del servizio aliscafi, già carente, attualmente affidato al “Consorzio Metromare” ma in scadenza il prossimo giugno. Torna attuale – conclude – la proposta lanciata da Legambiente: un’autostrada del mare sullo Stretto con biglietto integrato bus-aliscafo. Un’idea realizzabile con il contributo delle due Regioni coinvolte, a cui si chiede di rilanciare i collegamenti sullo Stretto anche con l’acquisto di due nuovi aliscafi”.

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